Libia. al-Serraj, ‘nessun accordo raggiunto con Haftar’. ‘Tutti i libici tornino in patria’

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Ripreso da Sputnik, il capo del governo di unità nazionale libico Fayez al-Serraj ha rivelato che non è affiorato nulla di concreto nell’incontro con l’uomo forte “di Tobruk” Khalifa Haftar, tenutosi a maggio ad Abu Dhabi, ovvero che “non vi sono stati accordi in quell’occasione. Abbiamo discusso di moto temi, ma non si sono raggiunti accordi”. Anche perché per il governo “di Tripoli” “ogni organizzazione militare dovrebbe essere sottoposta al potere civile”, uno dei principali punti di disaccordo fra le due parti.
Nell’intervista al-Serraj ha fatto notare che in questo momento non è possibile riservare un ruolo politico al figlio dell’ex rais Muammar Gheddafi, Saif al-Islam, anche perché lo stesso “è al momento sotto accusa per diversi reati ed è ricercato dalla Corte penale internazionale”.
Tuttavia il premier del governo riconosciuto dalla comunità internazionale ha invitato “tutti i libici a tornare in Libia per tenere riunioni politiche in modo da risolvere insieme i problemi. Se ciò non accadrà, la situazione peggiorerà, il numero dei profughi crescerà sia all’interno del Paese sia nel mondo, e i libici soffriranno ancora di più”.
al-Serraj ha fatto poi sapere in occasione di un intervento televisivo che nel marzo 2018 si terranno le elezioni parlamentari, ma già il presidente del Parlamento “di Tobruk” Aguila Saleh Issa ha risposto che non consentirà lo svolgimento di alcun voto in Cirenaica.