Libia. Anche l’LNA opta per il cessate il fuoco per rispondere al COVID-19

di Ali Ahmed

Facendo seguito agli appelli della comunità internazionale ed in particolare dell’ambasciata degli Stati Uniti in Libia e i suoi partner, il comando generale dell’esercito libico (LNA) ha annunciato oggi la decisione di cessare le ostitilità e le operazioni militari intorno alla capitale Tripoli e a sud di Misurata, per permettere alle autorità locali di rispondere alla minaccia di pandemia del nuovo coronavirus, il COVID-19. Unca clausola è che le forze armate sono determinate a cessare le operazioni militari a condizione che tutti i combattenti rispettino il cessate-il-fuoco.
La decisione del generale Khalifa Haftar arriva in seguito agli appelli della comunità internazionale, nonchè del presidente del Consiglio Fayez al-Serraj, che ha anche esteso un coprifuoco dalle 18.00 alle 6.00 del mattino in tutto il Paese.
Il rischio ora è che alcuni gruppi possano continuare a combattere malgrado gli ordini impartiti dall’alto. A tal proposito gli Stati Uniti hanno richiamato tutti i combattenti a rispettare le decisioni prese, sottolineando i rischi della nuova emergenza. Ieri due civili sono stati feriti dai bombardamenti dell’LNA nel distretto di Abu Selim, alle porte di Tripoli. L’esercito ha anche preso il controllo delle strade di Aliwi in Ain Zara, dove hanno ritrovato 19 corpi morti appartenenti alle forze del GNA e sequestrato un mezzo militare turco FNSS ACV-15.
Le Nazioni Unite nel frattempo hanno accolto con favore le risposte positive del GNA e dell’LNA alle richieste di una pausa umanitaria e spera che entrambe le parti interrompano immediatamente i combattimenti su tutti i fronti per consentire alle autorità sanitarie nazionali e ai partner sanitari di rispondere alla potenziale minaccia del nuovo coronavirus. “L’UNSMIL – si legge in una breve nota – chiede a tutte le parti di unire le forze, lavorare insieme e dirigere i propri mezzi e risorse per supportare i libici e le autorità locali a migliorare la propria preparazione per combattere questa pandemia e prevenire conseguenze catastrofiche. Ciò include consentire l’accesso senza ostacoli alle disposizioni di assistenza umanitaria, beni e prodotti alimentari e consentire all’OMS e ai partner del settore sanitario di lavorare senza ostacoli in tutte le parti del paese”.
Le Nazioni Unite e la comunità internazionale sperano anche che questa pausa umanitaria porti all’approvazione di entrambe le parti libiche del progetto di accordo di cessate-il-fuoco facilitato dalle Nazioni Unite del 23 febbraio, raggiunto a Ginevra nel quadro della Commissione militare congiunta intra-libica 5 + 5.