Libia. il Consiglio di sicurezza Onu estende le sanzioni

di Vanessa Tomassini

Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato oggi la risoluzione 2441 che estende le sanzioni internazionali alla Libia introdotte dalle risoluzioni 1970 e 1973 del 2011 e successive modifiche. Queste includono l’embargo di armi; il divieto di viaggio per i soggetti elencati nelle liste sanzionatorie; il congelamento di tutti i fondi, le altre attività finanziarie e le risorse economiche possedute o controllate, direttamente o indirettamente, dalle persone o entità elencate nelle liste; ed in particolare le misure atte a prevenire l’esportazione illecita di petrolio.
Il comitato ha poi confermato di continuare ad occuparsi attivamente della questione monitorando con particolare attenzione i reati di pianificare, dirigere o commettere violenze sessuali e di genere come criterio separato e distinto per la quotazione sotto le sanzioni. Come si apprende nella dichiarazione di voto dell’ambasciatore Carl Skau a nome della Svezia, la violenza sessuale connessa al conflitto e la violenza sessuale nei centri di detenzione è un problema acuto in Libia. “Insieme alla Missione di supporto delle Nazioni Unite (UNSMIL), al rinvio della situazione in Libia alla CPI e alle misure per prevenire il traffico di migranti attraverso la Libia – si legge nella stessa dichiarazione – le sanzioni svolgono un ruolo fondamentale nelle misure più ampie del Consiglio di sicurezza per sostenere la Libia nella costruzione a lungo termine di pace e stabilità”.