di Giuseppe Gagliano –
La presenza russa in Libia ha acquisito una crescente importanza sia sul piano militare che diplomatico, in linea con la strategia di Mosca di rafforzare la sua influenza in Africa e nel Medio Oriente. Un attore chiave di questa politica è Mikhail Bogdanov, un esperto diplomatico russo che risponde direttamente al Cremlino e mantiene un dialogo con entrambe le parti coinvolte nel conflitto libico.
L’intervento russo in Libia si manifesta attraverso il supporto militare al maresciallo Khalifa Haftar, di fatto capo della parte di Tobruk, e un impegno diplomatico strategico a Tripoli. La Russia cerca di consolidare la sua posizione in Cirenaica rafforzando i suoi legami con Haftar e continuando il dispiegamento del suo “Corpo africano”. Questo corpo è composto da mercenari e consulenti militari che assistono Haftar nelle sue operazioni militari.
A Tripoli la strategia russa è più diplomatica, con Mosca che cerca di promuovere i propri interessi mantenendo aperti i canali di comunicazione con il Governo di Accordo Nazionale (GNA). Questa duplice strategia permette alla Russia di avere una presenza significativa su entrambi i fronti del conflitto libico, aumentando l’influenza geopolitica nella regione.
L’obiettivo di Mosca in Libia è parte di una visione più ampia di espansione della sua influenza in Africa e Medio Oriente. Questo approccio mira a riempire il vuoto lasciato dalle potenze occidentali e a creare nuovi alleati strategici. Tuttavia la situazione in Libia rimane altamente instabile, con molteplici attori e interessi contrastanti che rendono difficile prevedere gli sviluppi futuri.
La Russia sta adottando una strategia multiforme in Libia, combinando supporto militare e iniziative diplomatiche per consolidare la propria influenza. La complessità del contesto libico richiede abilità diplomatiche e una gestione attenta delle alleanze, aspetti in cui Mikhail Bogdanov gioca un ruolo centrale. Il successo di questa strategia dipenderà dalla capacità di Mosca di navigare tra le tensioni locali e gli interessi internazionali in una regione caratterizzata da volatilità e incertezza.