LIBIA. Raid uccide figlio Gheddafi. Ribelli sabotano oleodotto. Francia: ‘Abbiammo sottovalutato forze rais’

Asca/Afp, 5 ago 11 –

”Abbiamo sottovalutato la resistenza delle forze di Gheddafi, anche se nessuno aveva parlato di una guerra lampo”. Cosi’, il ministro degli Esteri francese, Alain Juppe’, ai microfoni di Tv France 2, precisando che, tuttavia, l’intervento militare internazionale in Libia non e’ in ”fase di stallo” e i ribelli stanno progredendo nella loro lotta contro le forze del regime di Tripoli.

Raid nato uccide figlio Gheddafi e 32 persone (Ansa)

Un raid della Nato lanciato nella notte contro un centro operativo del regime a Zliten ha ucciso il figlio di Muammar Gheddafi, Khamis, ed altre 32 persone. Lo ha riferito il portavoce dei gruppi delle milizie rivoluzionarie, Mohammed Zawawi, citando fonti vicinissime alla famiglia Gheddafi. Khamis, nato nel maggio del 1983, e’ il figlio minore del rais. Comandante della 32/a Brigata, la piu’ temuta, e’ in prima linea sul fronte contro gli insorti, che lo hanno definito ‘il macellaio’. Era stato dato per morto gia’ nel marzo scorso, quando i jet della Nato hanno colpito i carri armati della 32/a che marciavano verso Bengasi. Pochi giorni dopo pero’ era ricomparso in pubblico. Se confermato, sarebbe il secondo figlio di Gheddafi ad essere rimasto ucciso nei raid Nato: l’altro e’ Saif al-Arab, morto con tre nipoti del rais nel maggio scorso, come annunciato dal regime di Tripoli.

Ribelli sabotano oleodotto (Asca/Afp)

Proseguono i raid della Nato su Tripoli, dove nella notte si sono registrate dieci esplosioni nel quartiere a sud est della capitale. Lo riferisce un corrispondente dell’Afp. La televisione di Stato ha segnalato che ”alcune localita’ civili e militari” a Khellat al Ferjan, nel sobborgo sudorientale di Tripoli, sono state ”obiettivo di incursioni dell’aggressore colonialista crociato”. Un attacco aereo dell’Alleanza avrebbe anche colpito un centro operativo del regime a Zliten uccidendo il figlio di Muammar Gheddafi, Khamis, ed altre 32 persone. Sul terreno, intanto, continua l’offensiva dei ribelli libici che hanno sabotato un oleodotto nella regione del Djebel Nefussa, che alimenta l’unica raffineria ancora in attivita’ nel Paese: lo ha riferito ieri sera il vice-ministro libico agli Affari esteri, Khaled Kaaim.