Libia. Rischia di fallire la conferenza di Palermo: Haftar potrebbe non partecipare

Il problema sarebbe la presenza del Fratelli Musulmani. Smentita la presenza a Bengasi di Conte per cercare di fargli cambiare idea.

Notizie Geopolitiche

Manca ormai poco alla conferenza di Palermo sulla crisi libica, voluta dal governo italiano per il naturale ruolo che riveste il nostro paese nel paese nordafricano. Tuttavia l’incontro di Alto livello potrebbe nascere già zoppo a causa della probabile assenza di uno degli attori principali della crisi, il generale “di Tobruck” Khalifa Haftar, tanto che diversi media libici hanno scritto chiaramente che il comandante dell’esercito “non sarà presente alla Conferenza di Palermo per la Libia”. Alla base della decisione di Haftar vi sarebbero, secondo il Libyan Address Journal, “l’assenza di una chiara agenda e la possibile partecipazione di parti vicine al governo del Qatar, sostenute negli ultimi anni dalla Turchia con armi, denaro, così come con supporto politico e mediatico”. L’allusione è ai Fratelli Musulmani, che Haftar continua a vedere come un ostacolo alle relazioni con il governo “di Tripoli”. Proprio ieri il premier libico riconosciuto dalla comunità internazionale Fayez al-Serraj si è recato ad Istanbul per incontrare il presidente Recep Tayyp Erdogan, dopo che nei giorni scorsi il ministro della Difesa turco, Hulusi Akar si è visto a Misurata con il nuovo ministro dell’Interno Fatih Ali Bashagha e con il presidente dell’Alto Consiglio di Stato libico, Khaled al-Meshri, espressione dei Fratelli Musulmani.
Sempre secondo la stampa del paese nordafricano a nulla sarebbe servita la missione a Bengasi del direttore dei servizi segreti per l’estero, Alberto Manenti, volta a convincere Haftar ad andare a Palermo, mentre con una nota Palazzo Chigi ha smentito il viaggio di queste ore in Libia del premier Giuseppe Conte con lo stesso proposito.
L’assenza di Haftar alla conferenza di Alto livello annichilirebbe il significato stesso dell’incontro e rappresenterebbe uno smacco per il governo italiano, dopo che il presidente francese Emmanuel Macron è riuscito a far stringere la mano a Parigi a Fayez al-Serraj con Haftar.