Libia. Salamè, ‘c’è intesa su confronto per modifica accordi di Skhirat’

di Vanessa Tomassini –

L’Ansa, rifacendosi a proprie fonti diplomatiche arabe, ha riportato che l’inviato speciale dell’Onu in Libia, Ghassan Salamè, avrebbe affermato che vi sarebbe l’intesa per avviare il 26 settembre un confronto sulla modifica degli accordi di Skhirat, mediati dalle Nazioni Unite per arrivare a un governo di unità nazionale.
Secondo le stesse fonti sarebbe proprio il comitato preposto per l’emendamento degli stessi accordi a dare inizio al negoziato. In caso di intesa tra il consiglio di Stato di Tobruk e quello presidenziale di Tripoli, si procederebbe alla stesura di una nuova Costituzione, primo passo per la convocazione delle elezioni. La nuova road map sarà discussa proprio oggi al Palazzo di Vetro di New York.
Il presidente del Consiglio presidenziale, Fayez al-Sarraj, partecipa all’Assemblea generale con una delegazione di sessanta libici e prenderà parte alle riunioni pianificate in occasione del suo soggiorno a New York; dopo essersi visto con Salamé, i due annunceranno ufficialmente i principali cambiamenti dell’accordo politico libico (Lpa). Questo è stato firmato a Skhirat, in Marocco, nel 2015. Si tratta di un accordo vincolante per arrivare alla sospensione dei combattimenti in Libia, scatenatisi dopo la rivolta contro l’ex leader Muammar Gheddafi nel 2011.
Alcune delle modifiche riguarderanno probabilmente il ridimensionamento del consiglio parlamentare da nove membri a tre e la rimozione della controversa clausola 8 dell’accordo. Salamè dovrebbe proporre alle Nazioni Unite di togliere il potere alla Camera dei Rappresentanti (HoR) di nominare i principali comandanti militari e capi di istituzioni chiave come la Banca centrale di Libia e l’Autorità libica di investimento, mettendolo invece nelle mani del Consiglio presidenziale (PC).