LIBIA. Scontro tra politici del Cnt sul ruolo del Qatar

Adnkronos/Aki, 11 nov 11 –

E’ in atto in Libia uno scontro politico sul ruolo assunto dal Qatar nella ricostruzione e nella formazione delle nuove istituzioni. Il primo a scagliarsi contro il governo di Doha e’ stato l’ex ministro degli Esteri del regime di Muammar Gheddafi e delegato all’Onu, passato da subito dalla parte dei ribelli, Abdel Rahman Shalgham. “La Libia non sara’ un emirato del Qatar – ha affermato – il Cnt ha accettato dal paese imposizioni che la maggior parte dei libici avrebbe rifiutato”. La polemica e’ stata ripresa ieri dall’ex premier del Cnt, Mahmoud Jibril, il quale ha accusato il Qatar di “aver giocato un ruolo piu’ grande delle sue capacita’ in Libia e di aver sostenuto alcuni gruppi”.  I due politici laici del Cnt, apparentemente usciti di scena con la nomina di Abdul Raheem al-Keeb a premier, si riferivano in particolare allo sceicco Ali al-Salabi, il leader della corrente islamica del paese, sostenuta proprio dal Qatar che di recente ha deciso di inviare nel paese il giornalista palestinese Waddah Khanfar, ex direttore di al-Jazeera, per fondare una nuova tv che sia al suo fianco. Le dichiarazioni critiche dei fondatori del Cnt nei confronti del Qatar emergono dopo che al-Salabi ha rivelato di “voler fondare in Libia un partito islamico simile a quello di al-Nahda in Tunisia per andare al governo”. Lo sceicco islamico ha pero’ negato di aver ricevuto armi e soldi da Doha per combattere Muammar Gheddafi. Secondo il giornale ‘al-Quds al-Arabi “la permanenza di un personaggio come Ali al-Tarhuni nell’esecutivo di Tripoli, in qualita’ di ministro del Petrolio, rende la battaglia degli islamici per la conquista della Libia ancora aperta”.