di Vanessa Tomassini –
L’Ufficio di revisione dei Conti di Tripoli ha emesso in queste ore il decreto n. 412/2017 con il quale sospende temporaneamente 7 diplomatici libici in servizio presso l’ambasciata di Libia a Roma e presso la Santa Sede e alcuni funzionari impiegati presso il consolato di Milano.
I sospesi sono accusati di scialacquamento dei fondi pubblici, che comporta gravi danni alle casse dello Stato libico. Tra i diplomatici spicca il nome dell’ambasciatore di Libia in Italia, Ahmed Safar. Il bureau di revisione dei Conti pubblici ha inserito nella lista sette nominativi, oltre a quello dell’ambasciatore, i funzionari del settore Finanza e Salute di Roma e Milano Mukhtar Mahmoud, Muftah Mahmoud Tarhuni, Salem Rajab Abusneina, Salahedina Milad al-Hamaly, Faraj MF Abughrara ed Abdelgader M. Abufunas. L’ufficio libico non ha fornito ulteriori dettagli, mentre dall’Italia e dal Vaticano i funzionari, per il momento, preferiscono non commentare.