di Giuseppe Gagliano –
Le esercitazioni navali congiunte di Russia e Cina nella regione dell’Oceano Indiano potrebbero far presagire una dinamica geopolitica mutevole allo scopo di limitare la proiezione di potenza degli Usa e la sinergia tra India e Usa. Si tratta di questo o l’iniziativa riveste solo un ruolo simbolico? Per rispondere a questa domanda bisogna tenere presente da un lato le recenti esercitazioni navali di Russia e Cina, la prima nel novembre 2019 al largo di Città del Capo e la seconda il mese successivo con l’Iran nel Golfo di Oman, e dall’altro lato il fatto che la Russia a novembre ha approvato un progetto di accordo per stabilire una base navale a Port Sudan, sulla costa sudanese del Mar Rosso, che offre uno sbocco diretto nell’Oceano Indiano. A tale proposito, probabilmente per fugare ogni dubbio sull’uso offensivo della infrastruttura, l’agenzia di stampa russa TASS ha reso noto che la struttura sarebbe stata utilizzata per effettuare riparazioni navali e come punto di sosta per il personale della marina russa, oltre ad essere di natura difensiva e volta a mantenere la pace e la stabilità nella regione.
La Cina ha aperto da parte sua la sua prima base navale all’estero a Gibuti, nel 2017 e gran parte degli analisti concordano su fatto che la marina cinese abbia aumentato le operazioni nella regione dell’Oceano Indiano negli ultimi tre decenni.
Ma il dato geopolitico ancora più interessante è il fatto che le potenze regionali come il Sudafrica e l’Iran abbiano espresso il loro plauso in relazione al ruolo accresciuto di Cina e Russia nel contesto dell’Indo Pacifico. Tuttavia non solo è necessario sottolineare che la Russia non ha sostenuto esplicitamente la posizione della Cina nel Mar Cinese Meridionale e nello Stretto di Taiwan, ma soprattutto che è arduo immaginare uno scenario nel quale Mosca venga in aiuto di Pechino se la Cina fosse impegnata in un conflitto militare con gli Stati Uniti.
Un altro aspetto di estrema rilevanza è la cooperazione politica e di sicurezza tra Cina e Russia, la quale rappresenta una sfida per l’India: è difficile negare infatti che la Cina stia assumendo una postura offensiva per espandere la propria influenza nell’Asia meridionale e nella regione dell’Oceano Indiano a spese dell’India. Ma è altrettanto difficile negare il fatto che è solida allo stato attuale la cooperazione tra Russia e India, come dimostra il supporto militare russo all’India.
Alla luce di queste riflessioni, la inusuale cooperazione sino-russa anche nel contesto dell’Indo-Pacifico può essere letta semplicemente come un tentativo per limitare l’egemonia statunitense.