Massoni russi e ucraini si incontrano alla Gran Loggia di Rimini

Bisi, 'i massoni sono da sempre costruttori di ponti e archi di pace'.

di Enrico Oliari –

Non si fermano gli scontri e le barbarie in Ucraina, mentre le delegazioni dei due paesi faticano a sedersi allo stesso tavolo e le diplomazie a trovare la quadratura del cerchio. Nella guerra fatta di bombe e di contraddizioni, dove si scontrano interessi geopolitici sovracontinentali che con le casalinghe di Odessa e di Lugansk hanno ben poco a che fare, resta indelebile la moltitudine di intrecci storico culturali e famigliari che tengono insieme i popoli russo e ucraino, e che la propaganda di regime, di oriente ed occidente, può indebolire ma non cancellare.
Per sciogliere il conflitto è necessario il compromesso, e per giungere alla pace è essenziale riportare al centro l’Uomo cominciando dalle piccole cose per arrivare a quelle grandi: non è buonismo il considerare tutti gli uomini figli della stessa terra o utopia credere nella fratellanza universale. E’ semplicemente ciò che sarebbe naturale se a prevalere non fossero gli interessi di pochi, di oriente e di occidente.
Appaiono pertanto ridicoli il congelamento della cultura, le sospensioni dei professori, l’esclusione degli atleti, le borsette strappate e l’isteria da social: per fermare la guerra è necessario trovare ciò che unisce, a partire anche dalle piccole cose.
Così alla Gran Loggia di Rimini, kermesse annuale del Grande Oriente d’Italia, il Gran Maestro Stefano Bisi è riuscito a mettere insieme le delegazioni massoniche di Russia e Ucraina “perché – ha spiegato ripreso dalla AdnKronos – i massoni sono da sempre costruttori di ponti e archi di pace”. “La guerra – ha continuato Bisi – produce lutti e mina le basi della fratellanza universale che è da sempre il disegno e il sogno della Massoneria. Siamo tutti fratelli e dobbiamo convivere sulla terra creando armonia e amore, condivisione di valori, dialogo costante, tolleranza e solidarietà. L’invito che farò è quello di riempire le trincee di fiori e di alberi che danno frutti, da dividere poi quando siamo seduti allo stesso tavolo”.
In merito all’incontro di Rimini sulla pagina Facebook della Gran Loggia di Russia è riportato che “La fratellanza è fratellanza in ogni momento e non dipende dalle circostanze esterne!”.