Migrante somalo chiede asilo: le sue impronte lo indicano nel commando che sequestrò la Savina Caylyn

Notizie Geopolitiche –

Ha dell’incredibile l’arresto di ieri a Caltanissetta di un migrante somalo ad opera dei carabinieri del Ros. Il 24enne Mohamed Farah, arrivato in Sicilia con una delle tante navi salva-migranti, era stato condotto presso il Centro permanenza e rimpatri di Pian del lago, a Caltanissetta, dove aveva chiesto il riconoscimento dello status di protezione internazionale. Ai carabinieri tuttavia le sue impronte digitali sono risultate già essere presenti in archivio, in quanto reperite nel 2011 dai colleghi del Ris a bordo della nave Savina Caylyn, sequestrata da pirati al largo della Somalia. L’8 febbraio 2011, intorno alle 5.30, a circa 800 miglia dalle coste, una cinquantina di persone armate persino di lanciarazzi e fucili automatici avevano preso d’assalto la nave italiana di proprietà dell’armatore “F.lli D’Amato Spa”, di Napoli. A bordo vi erano 5 marinai italiani e 17 indiani, che durante il sequestro di 10 mesi avevano subito violenze e sevizie. La nave venne poi rilasciata insieme al personale di bordo, ma solo dopo lunghe trattative.
Farah è ora accusato di essere stato membro del gruppo degli assalitori.