Moldavia. Elezioni: in testa il presidente Maia Sandu e il PAS

di Alberto Galvi –

In Moldavia si terranno l’11 luglio prossimo le elezioni legislative anticipate. Il parlamento è unicamerale e composto da 101 membri di cui 51 sono eletti direttamente in collegi uninominali, con voto di maggioranza semplice, gli altri 50 sono invece scelti in un unico collegio elettorale nazionale, con voto di rappresentanza proporzionale a lista chiusa di partito.
Queste elezioni avvengono dopo che ad aprile il presidente Maia Sandu ha sciolto il parlamento e la Corte costituzionale ha riconosciuto il disaccordo tra il presidente e la maggioranza parlamentare sulla nomina del nuovo primo ministro e del governo come motivo valido per lo scioglimento. Il primo ministro è nominato dal presidente della repubblica previa consultazione del parlamento, il quale dovrà poi esprimere un voto di fiducia al nuovo capo del governo.
Il fragile esecutivo di coalizione di Sandu è sopravvissuto per poco più di cinque mesi. I candidati di 20 partiti politici e di due coalizioni elettorali sono in competizione con il sistema di voto proporzionale che ha sostituito il precedente sistema misto utilizzato nel 2019.
I principali partiti sono il PAS (Partito di Azione e Solidarietà), il PDM (Partito Democratico della Moldova), il PSRM (Partito Socialista della Moldova), il PPDA (Piattaforma per la Dignità e la Verità), il PS (Partito Șor), EBCS (Blocco elettorale dei socialisti e dei comunisti), RUEB (Blocco elettorale Renato Usatîi) e la AUR-Moldova (Alleanza per l’unità rumena-Moldova).
Il posizionamento pro UE del presidente Sandu e la sua attenzione alla lotta contro la corruzione l’hanno aiutata a vincere lo scorso anno, i sondaggi mostrano infatti che è probabile che questo aiuterà il partito PAS a ottenere abbastanza seggi per scegliere i suoi partner di governo al fine di garantire al paese un governo stabile ed europeista.
Attualmente esiste un pacchetto di 600 milioni di euro per la ripresa dalla pandemia stanziato dall’UE per la Moldavia a condizione di una riforma giudiziaria e anti corruzione. Altri paesi che hanno aiutato i moldavi durante la pandemia sono stati Romania, Russia, Cina e Usa.
Mentre i numeri sembrano favorire il presidente Sandu i sondaggi spesso trascurano però gli elettori in Transnistria, regione separatista non riconosciuta.
Il territorio occupato dalle autorità della Transnistria si trova all’interno dei confini della Moldavia ma il suo autoproclamato governo è ampiamente sostenuto dalla Federazione russa, che mantiene nella regione una presenza militare.