Mosca a Di Maio, ‘la diplomazia è per le tensioni, non per i piatti esotici alle serate di gala’

Grave attacco del ministero degli Esteri russo. La Farnesina, 'No alle provocazioni, l’Italia è impegnata a trovare soluzioni diplomatiche per scongiurare una guerra'

di Guido Keller

Botta e risposta oggi tra il ministero degli Esteri russo e la Farnesina, per quanto quella arrivata da Mosca nei confronti del ministro Luigi di Maio suoni come una stilettata di dubbio gusto.
Di Maio ha chiosato il suo intervento in audizione al Senato incentrato sull’avvitarsi della crisi ucraina affermando: “Riteniamo tuttavia che non possano esserci nuovi incontri bilaterali con i vertici russi finché non ci saranno segnali di allentamento della tensione, linea adottata nelle ultime ore anche dai nostri alleati e partner europei”.
Il capo della Farnesina ha riferito che i leader europei si sono prodigati nel corso di queste settimane per il raggiungimento di una soluzione diplomatica della crisi, ma che nonostante questo “la Russia ha deciso di violare l’integrità dell’Ucraina”.
Il giorno dopo il riconoscimento da parte di Mosca delle autoproclamate repubbliche di Lugansk e di Donetsk, la situazione sembra sospesa ad un filo e, a parte del ripetersi degli scambi di fuoco fra ribelli del Donbass e militari ucraini, non si ha notizia di battaglioni russi entrati nei due territori. D’altronde dal Cremlino viene continuamente ribadita l’intenzione di non invadere l’Ucraina, ma di essere determinati a scongiurare l’adesione di Kiev alla Nato
Ad essere caustico è stato il commento giunto da Mosca nei confronti del ministro Di Maio: il ministero degli Esteri russo ha emesso una nota, in risposta alla manifestata intenzione di non procedere con incontri bilaterali, in cui viene affermato che “La diplomazia è stata inventata per risolvere situazioni di conflitto e alleviare le tensioni, e non per viaggi vuoti in giro per i Paesi e assaggiare piatti esotici ai ricevimenti di gala”.
La contro risposta della Farnesina è stata all’insegna del politically correct: “No alle provocazioni, l’Italia è impegnata a trovare soluzioni diplomatiche per scongiurare una guerra”.