Nato. Tajani sente il segretario generale Stoltenberg

Farnesina

Il vice presidente del Consiglio dei ministri e ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale Antonio Tajani ha avuto un colloquio telefonico con il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg.
Nel corso della telefonata sono stati discussi alcuni dei temi che saranno affrontati nel corso della riunione dei ministri degli Esteri Nato a Bucarest il 29 e 30 novembre. Il ministro Tajani ha ribadito che l’Italia, Paese fondatore dell’Alleanza Atlantica, strumento indispensabile di difesa dei valori occidentali, continua a promuoverne l’azione, sottolineando come la dimensione transatlantica e quella europea della politica estera italiana siano essenziali per la nostra sicurezza. In particolare Tajani ha ricordato come l’Italia tradizionalmente sia ai primissimi posti, insieme agli Stati Uniti, per contributi in operazioni e missioni alleate, che comprendono anche il Comando delle due principali missioni “fuori area” della Nato in Iraq e in Kosovo.
Il ministro Tajani ha aggiunto che “l’Italia sostiene con forza l’integrità territoriale, la sovranità, la piena indipendenza e la resilienza dell’Ucraina. Manterremo il nostro sostegno politico, militare, finanziario e umanitario a Kiev”.
Per quanto riguarda i Balcani occidentali, il ministro Tajani ha informato il segretario generale Stoltenberg circa i risultati della recente missione congiunta con il ministro della Difesa Crosetto a Belgrado e Pristina, nel corso della quale i due ministri hanno portato un messaggio chiaro ai propri interlocutori circa la necessità di lavorare congiuntamente per disinnescare le tensioni e favorire relazioni basate su un dialogo aperto e mutuo rispetto.
Infine Tajani ha espresso l’auspicio che, nel contesto del processo di adattamento dell’Alleanza, il partenariato strategico fra Nato e Unione Europea venga ulteriormente rafforzato, per affrontare con maggiore efficacia le sfide alla sicurezza dell’area euro-atlantica provenienti da tutte le direzioni strategiche, compreso il fianco meridionale.