Nicaragua. Ancora proteste e scontri antigovernativi: morto un 16enne

Notizie Geopolitiche –

Non si fermano le proteste in Nicaragua contro il governo e il presidente sandinista Daniel Ortega (Fsln, Fronte Sandinista di Liberazione nazionale), al potere dal 2007 ma che è stato a capo del paese anche dal 1990 al 1995.
Ieri un adolescente, il 16enne Matt Andrés Romero, è rimasto ucciso e sei persone sono rimaste ferite da colpi d’arma da fuoco dopo che la polizia ha sparato ad altezza d’uomo nelle proteste che si sono avute a Managua denominata “Siamo la voce dei prigionieri politici”. Gli scontri si sono verificati nel quartiere “America 3” della capitale e la repressione ha visto poliziotti e paramilitari ricorrere prima ai gas lacrimogeni e poi ai proiettili di gomma, ma ne sono stati sparati anche di veri, contro i manifestanti. In molti si sono rifugiati nelle chiese per non essere individuati dagli agenti.
La polizia ha reso noto che Matt Andrés Romero si sarebbe trovato nel fuoco incrociato di agenti e di oppositori, ma la famiglia ha respinto tale ricostruzione.
In un comunicato l’ufficio dell’Alto Commissariato dell’Onu per i Diritti umani ha manifestato “preoccupazione” per quanto accaduto a Managua.
Ortega è accusato dalle opposizioni di aver ricevuto soldi dall’estero, almeno 40 milioni al mese per 10 anni, per garantire per sé e per la famiglia, dove la moglie e vicepresidente Rosario Murillo rivestirebbe un ruolo primario nella repressione, il sostegno di parte della popolazione attraverso l’acquisto di voti, il finanziamento di gruppi paramilitari ma anche della polizia e di iniziative universitarie controverse, come la possibilità di accesso agli esami solo per gli studenti dichiaratamente sandinisti. Denaro verrebbe usato anche per garantirsi l’appoggio dell’esercito, come pure per controllare i mezzi di informazione, oggi all’85 per cento sotto lo stretto controllo dei figli del presidente.