Nigeria. Elezioni presidenziali: 18 candidati ma solo 3 sono i favoriti

di Alberto Galvi

Il prossimo 25 febbraio si svolgeranno in Nigeria le elezioni presidenziali, con un eventuale secondo turno entro le tre settimane successive. Sabato 11 marzo si terranno anche le elezioni per i governatori statali. La Nigeria è il paese più popoloso dell’Africa con circa 220 milioni di persone. Negli ultimi sette anni il governo del presidente uscente Muhammad Buhari ha dovuto affrontare varie crisi, ma ora non potrà presentarsi alle elezioni in quanto terminati i due mandati.
I principali problemi tuttora irrisolti riguardano l’elevata inflazione e gli attacchi mortali contro civili innocenti da parte di gruppi armati, come quelli di Boko Haram nel nord est del paese. La Nigeria è anche una nazione piena di imprenditori e talenti creativi, ma è frenata dall’insicurezza dilagante, dalla disoccupazione diffusa, dalla corruzione persistente e da un’economia stagnante.
In 18 si sono candidati per la presidenza, ma solo tre hanno una possibilità realistica di vincere. Bola Ahmed Tinubu, che si candida per il partito al governo APC (All Progressives Congress), nella regione sud-occidentale esercita un’enorme influenza, ma è stato perseguito per accuse di corruzione nel corso degli anni e ritenuto di cattive condizioni di salute.
Atiku Abubakar si candida per conto del PDP (Partito democratico popolare), il principale partito d’opposizione. Si è candidato alla presidenza già cinque volte, tutte perse. La maggior parte della sua carriera è stata nei corridoi del potere, avendo lavorato come alto funzionario statale, vicepresidente sotto Olusegun Obasanjo e importante uomo d’affari. Proprio come Tinubu è stato accusato di corruzione e clientelismo, cose che nega.
Il terzo candidato più quotato è Peter Obi, che spera di smantellare il sistema bipartitico che ha dominato la Nigeria dalla fine del regime militare nel 1999; candida per il poco conosciuto Labour Party. Il ricco uomo d’affari è stato governatore dello stato sud-orientale di Anambra dal 2006 al 2014.
Oltre al voto per il presidente, gli elettori sceglieranno anche i propri rappresentanti per l’Assemblea nazionale. Ci sono 469 seggi in palio, 109 al Senato e 360 alla Camera dei rappresentanti.
Nelle ultime due elezioni presidenziali il vincitore è stato conosciuto solo il terzo giorno dopo il voto. In questa tornata elettorale i voti saranno conteggiati non appena le votazioni termineranno sabato 25 febbraio, ma sarà un processo lungo prima che tutti i risultati vengano ad essere disponibili.