Onu. Prorogato l’embargo alla Libia sulle armi via mare

Notizie Geopolitiche –

Via libera del Consiglio di Sicurezza dell’Onu alla proroga di 12 mesi dell’embargo sulle armi nei mari a largo della costa della Libia.
Alla risoluzione si è arrivati su proposta della Gran Bretagna a causa della grave crisi che sta investendo il paese nordafricano, e nel testo si legge che “Si richiama la risoluzione 2292 relativa alla rigorosa attuazione dell’embargo sulle armi negli alti mari dalla costa della Libia. Il Consiglio decide di estendere le autorizzazioni di cui alla risoluzione 2292 per altri dodici mesi a decorrere dalla data della presente risoluzione”.
Per quanto il vice ambasciatore britannico, Peter Wilson, abbia affermato in occasione della seduta che il traffico di armi in Libia via mare “alimenta e prolunga il suo conflitto interno”, e l’ambasciatore russo Vladimir Safronkov che tali misure possono rivelarsi utili, in realtà consistenti forniture di armi alle parti in lotta sono avvenute fino ad oggi via terra. D’altro canto la Libia ha 4.383 km di confine con il Ciad, l’Algeria, il Sudan, l’Egitto e la Tunisia: nell’aprile 2016 ha fatto scalpore la notizia che eludendo i controlli nel Mediterraneo e soprattutto facendosi beffa dell’embargo Onu, il generale libico “di Tobruk” Khalifa Haftar aveva ricevuto attraverso l’asse emiratino-egiziano un’enorme fornitura di mezzi destinati all’Esercito nazionale libico, nella fattispecie 1.050 veicoli militari, tra cui mezzi blindati e soprattutto pick-up Toyota, agili negli spostamenti e sui quali vengono montate armi.