Ossezia del Sud. Ballottaggio tra Gagloyev e Bibilov. Un nuovo Donbass per Putin?

La minaccia del un referendum di adesione alla Russia. La Farnesina, 'l’Italia sostiene i principi dell’integrità territoriale e sovranità della Georgia'

di Guido Keller

Lo scorso 31 marzo, nel pieno delle tensioni per la guerra in Ucraina, il presidente dell’autoproclamata Repubblica dell’Ossezia del Sud, Anatolij Bibilov, ha affermato pubblicamente che la regione verrà annessa alla Federazione Russa “il più presto possibile” attraverso un referendum. Indubbiamente si tratta di un alzo della posta da parte del Cremlino, dal momento che al vertice Nato di Bucarest del 2008 era stata stabilita l’adesione all’Alleanza Atlantica dell’Ucraina ma anche della Georgia. Già nel 2016 l’allora presidente Leonid Tibilov aveva lanciato la proposta di un referendum per l’annessione alla Russia, il quale non si è poi tenuto per via degli equilibri diplomatici venutisi a creare.
Bisogna tuttavia considerare che l’Ossezia del Sud è una regione separatista della Georgia: il primo conflitto risale al 1991 e causò oltre mille morti nonché l’incendio da parte dei georgiani di numerose abitazioni e scuole; il secondo conflitto è del 2008, ma questa volta intervennero a gamba tesa i russi che in pochi giorni arrivarono alla capitale della Georgia Tskhinvali: si risolse con un accordo sottoscritto dall’allora presidente di turno dell’Ue, Nicolas Sarkozy, e il presidente russo Dmitrij Medvedev, che prevedeva l’impegno russo di ritirarsi entro una settimana e dalla “Zona cuscinetto” entro un mese, nonché il passaggio della zona cuscinetto sotto il controllo di osservatori Ue (EUMM) e non dell’esercito georgiano.
Nonostante l’annuncio di un referendum per l’adesione alla Russia, alle elezioni dell’Ossezia del Sud che si sono tenute tre giorni fa il presidente filorusso Bibilov ha perso (33,5%) conto il candidato dell’opposizione Alan Gagloyev, che con il suo partito Nykhas ha preso il 36,9 per cento delle preferenze. Tra due settimane si terrà il ballottaggio.
Degli altri candidati deputato Garry Muldarov ha ottenuto l’8,9% dei voti; il vicepresidente del Parlamento Alexander Pliev ha preso 11,9%; l’ex deputato Dmitry Tasoev ha ottenuto il 2,8%, ma c’è stato anche uno 0,6% degli elettori che ha votato contro tutti. I tre candidati hanno fatto sapere che sosterranno Gagloyev.
Con una nota la Farnesina ha comunicato che “In relazione alle cosiddette “elezioni presidenziali” svoltesi nella regione georgiana della Ossezia del Sud, l’Italia ribadisce il suo convinto e fermo sostegno all’integrità territoriale e alla sovranità della Georgia entro i suoi confini internazionalmente riconosciuti e disconosce qualsiasi atto contrario a tali principi, rinnovando il suo incoraggiamento ad un percorso negoziale verso una soluzione sostenibile a favore della pace, della stabilità e dello sviluppo della regione caucasica nel suo complesso”.
Comunque vada il ballottaggio, è difficile che la Russia accetti passivamente l’adesione alla Nato della Georgia, e proprio le due regioni separatiste dell’Ossezia del Sud e dell’Abkhazia potrebbero rappresentare il nuovo Donbass per Vladimir Putin.

(Foto: Depositphotos).