Palau. Arrestato l’equipaggio di un peschereccio cinese

di Alberto Galvi

Nella Repubblica di Palau l’equipaggio di un peschereccio cinese composto da 28 persone è stato arrestato da una motovedetta. La nazione oceanica da tempo cha tensioni diplomatiche con Pechino a causa delle relazioni con Taiwan, che da sempre non è riconosciuta da Pechino. Palau riconosce infatti la Repubblica di Cina e non la Repubblica Popolare Cinese.
Questa è la prima volta che un equipaggio cinese viene intercettato e detenuto nelle acque territoriali di un altro Paese.
Secondo l’organismo responsabile della sicurezza marittima di Palau, la DMLE (Division of Marine Law Enforcement) la barca, che avrebbe raccolto illegalmente 225 chilogrammi di cetrioli di mare, è stata intercettata da una motovedetta a Helen Reef, nelle acque territoriali di Palau, e scortata all’isola principale di Koror. I cetrioli marini possono essere venduti fino a 800 dollari al chilo in mercati asiatici selezionati come quello di Hong Kong.
I pescatori catturati stanno facendo 14 giorni di quarantena a Palau insieme ai 19 membri dell’equipaggio della motovedetta che li ha catturati. Palau è uno dei pochi Stati al mondo che non ha dentro i suoi confini persone contagiate dal Covid-19. Oltre al peschereccio intercettato sono state fermate a Palau altre 6 imbarcazioni più piccole.
La Cina non ha ancora dato una risposta formale alla detenzione dei suoi cittadini a Palau, che ha bandito le navi da pesca commerciali straniere per tutelare la biodiversità delle sue acque. La flotta di pescherecci cinesi invece si avventura sempre più lontano dai suoi porti interni alla ricerca di nuove zone di pesca.
La Repubblica di Palau è un arcipelago situato nella regione della Micronesia nel continente oceanico ed è composta da circa 500 isole e da 18mila abitanti; è è uno dei 15 alleati di Taiwan in tutto il mondo. Gli altri 14 Paesi alleati di Taiwan sono: Eswatini, Paraguay, Belize, Nauru, Isole Marshall, Haiti, St. Kitts e Nevis, St. Vincent e Grenadine, St. Lucia, Tuvalu, Guatemala, Honduras, Nicaragua e Santa Sede.
Pechino vede Taiwan come parte del suo territorio considerato una sola Cina, in passato ha mostrato il suo disappunto per i legami diplomatici di Palau con Taipei, attuando nel 2018 un non ufficiale boicottaggio turistico.
Palau è un alleato di Washington ed ha firmato un patto di libera associazione con gli Usa. L’ex presidente di Palau Tommy Remengesau, aveva chiesto all’esercito americano di costruire una base sul suo territorio. Poche settimane fa i cittadini di Palau hanno votato per le elezioni generali e il nuovo presidente è Surangel Whipps Jr. ha riconfermato la sua alleanza con Taiwan e con gli Usa.
Washington si è congratulata con il neo presidente eletto per la vittoria e per l’intenzione di voler aumentare la cooperazione in materia di difesa dell’area dell’Indo-Pacifico. Oltre al presidente a Palau si è votato per i membri del Congresso nazionale bicamerale composto dai 13 membri del Senato, che sono eletti direttamente nei collegi uninominali con un voto a maggioranza per un mandato di 4 anni, e per i 16 membri della Camera dei delegati, eletti direttamente nei collegi uninominali con un voto a maggioranza semplice e per lo stesso periodo di mandato.
La flotta di pescherecci cinesi si è avventurata sia nell’estremo oriente in Paesi come la Corea del Nord e la Corea del Sud, sia in Sud America in Paesi come Ecuador, Perù e Cile per perseguire la pesca illegale nelle EEZ (Exclusive Economic Zone).
La flotta di pescherecci cinese conta circa 2.500 navi come navi da traino, navi di rifornimento, congelatori e navi da trasporto che consentono loro di continuare a operare senza andare in porto per mesi, e viene ora schierata in quasi tutti gli oceani del mondo, anche alle porte dell’Australia e della Papua Nuova Guinea.
La produzione mondiale ittica viene consumata dai cinesi per circa il 38 del totale, mentre all’anno trasportano 15,2 milioni di tonnellate di fauna marina, ovvero il 20 per cento dell’intero pescato annuale mondiale.