Paraguay. Impeachment evitato per il presidente Benítez dopo il caso Itaipú

di Alberto Galvi –

In Paraguay un gruppo di deputati dell’opposizione ha tentato di avviare un processo di impeachment contro il presidente del paese, Mario Abdo Benítez, dopo lo scandalo scoppiato grazie al controverso accordo con il Brasile per lo sfruttamento dell’energia prodotta dalla centrale idroelettrica Itaipú, situata al confine tra Paraguay e Brasile lungo il fiume Paraná.
I partiti di opposizione capitanati da Efraín Alegre del PLRA (Partido Liberal Radical Auténtico) con 29 deputati ha raccolto solo 38 voti. Il movimento dissidente del partito governativo Honor Colorado guidato dall’ex presidente Horacio Cartes, ha però ritirato il suo sostegno politico e ha impedito al PLRA e al FG (Frente Guasú) di raggiungere la maggioranza necessaria per promuoverlo. Insieme sarebbero stati in grado di iniziare la messa in stato di accusa alla Camera dei deputati con 53 voti su 80, anche se al Senato l’opposizione non avrebbe comunque avuto la maggioranza.
Il punto più contestato dell’accordo è stato l’aumento dei costi nel periodo 2019-2022 da parte dell’ANDE (Administración Nacional de Electricidad), pari a 250 milioni di dollari. L’accordo firmato da Itaipú ed Eletrobras attraverso Le cancellerie dei 2 paesi, ha stabilito un aumento annuale dell’acquisto di energia garantita dall’ANDE che sarà del 12% entro la fine del 2019 e raggiungerà il 70% entro la fine del 2022.
I partiti di opposizione hanno sollevato la messa in stato d’accusa dopo che il presidente paraguayano ha rifiutato di licenziare il ministro degli Esteri, Luis Alberto Castiglioni, e l’ambasciatore del Paraguay in Brasile, Hugo Saguier, per la sua partecipazione al controverso contratto tra i 2 paesi. In questa occasione Paraguay e Brasile si stanno preparando a negoziare gli accordi futuri in vista della scadenza del 2023.
Intanto lo scorso lunedì il ministro degli Esteri del Paraguay, Luis Castiglioni, ha presentato le sue dimissioni. Nel frattempo anche il consigliere legale della presidenza paraguayana, Hernán Huttemann, ha confermato che insieme a Castiglioni e al direttore dell’ANDE Alcides Jiménez, si sono dimessi.
Nel medesimo tempo si sono congedati l’ambasciatore paraguayano in Brasile, Hugo Saguier e il Direttore generale della parte paraguayana della centrale idroelettrica bi-nazionale Itaipú, José Alderete. Per adesso come se non bastasse María Epifania González, capo del Seprelad (Secretaría de Prevención de Lavado de Dinero o Bienes), si è dimessa mercoledì scorso.
Il presidente paraguayano Mario Abdo Benítez è stato costretto ad accettare le dimissioni di tutto il gruppo negoziale e ha ufficializzato la nomina di Antonio Rivas Palacios come nuovo ministro degli Esteri.  Il presidente della Repubblica, Mario Abdo Benítez, ha nominato Ernst Bergen nuovo Direttore generale paraguayano di Itaipú, in sostituzione di José Alderete.
La prima missione del nuovo ministro sarà quella di ottenere l’assenso del governo brasiliano per l’annullamento del documento firmato lo scorso mese di maggio. Bolsonaro ha già deciso di annullare l’accordo bilaterale siglato con il Paraguay, che ha scatenato una profonda crisi politica nel paese sudamericano coinvolgendo il presidente Mario Abdo Benítez e il suo vice presidente, Hugo Velázquez.
La polemica era iniziata lo scorso 24 luglio, con la dimissione del direttore dell’ANDE, Pedro Ferreira, che si era rifiutato di ratificare l’accordo sospettando che non fosse vantaggioso per il Paraguay. Nel frattempo il paese sudamericano ha richiesto l’incontro con funzionari in Brasile per superare i nodi ancora da sciogliere. 
La delegazione paraguayana cercherà inoltre di incaricare i tecnici dell’ANDE e di Eletrobrás di preparare un nuovo contratto. La società brasiliana ha intanto ottenuto il via libera del presidente Bolsonaro alla privatizzazione. Per il governo brasiliano la paura che si possa ripetere un nuovo caso Odebrecht, necessita al più presto possibile di riparare agli errori già commessi.
In seguito a questo nuovo caso di corruzione i cittadini paraguayani chiedono ai deputati e ai senatori del Congresso, una migliore qualità della spesa pubblica e una maggiore partecipazione dei cittadini al controllo del denaro pubblico per combattere la corruzione.
Per questa ragione il presidente dei senatori, Blas Llano, ha nominato lo scorso venerdì, 5 membri del Senato incaricati di indagare sui verbali firmati all’epoca dai ministri degli Esteri del Paraguay e del Brasile sul contratto di appalto della centrale idroelettrica Itaipú.
Mancano ancora i nomi dei deputati che faranno parte della squadra per le indagini. I 5 senatori scelti sono: Silvio Ovelar e Sergio Godoy dell’ANR (Asociación Nacional Republicana), Abel González e Eusebio Ramón Ayala del PLRA e Miguel Fulgencio Rodríguez del FG.
Da questa vicenda il presidente Abdo Benitez uscirà indebolito perché ha dimostrato di non avere il controllo sulla gestione delle società pubbliche. Il prossimo lunedì i principali partiti dell’opposizione presenteranno la richiesta di impeachment nei confronti del presidente paraguayano e del suo vicepresidente anche senza raggiungere i voti necessari.