Paraguay. La polizia ha arrestato Cubas mentre incoraggiava i suoi sostenitori a protestare contro il voto

di Alberto Galvi

La polizia paraguaiana ha arrestato Paraguayo Cubas, del Partito della Crociata Nazionale, mentre stava trasmettendo in diretta su Facebook un appello ai suoi sostenitori: Cubas è un populista di estrema destra arrivato terzo alle ultime elezioni presidenziali con il 23 per cento dei voti. Dopo le elezioni Cubas aveva detto ai suoi sostenitori che si stava dirigendo nella capitale per guidare una serie di proteste che avevano portato a scontri isolati con la polizia, in gran parte fuori dal tribunale elettorale di Asunción.
Nella diretta Facebook Cubas stava incoraggiando in modo infondato i suoi sostenitori a protestare contro il voto, che secondo lui era stato viziato da brogli. Cubas è stato tenuto in custodia cautelare su ordine dell’ufficio del procuratore generale, l quale lo accusa di violazione dell’ordine pubblico. In un’intervista radiofonica il commissario di polizia Gilberto Fleitas ha riferito che Cubas è salito su un veicolo della polizia senza alcuna difficoltà, ma ha continuato a trasmettere in diretta.
Nella sua trasmissione dall’interno del veicolo della polizia Cubas ha chiacchierato con gli agenti e ha puntato la telecamera sulle manette. 
Nell’ambito delle manifestazioni che si sono svolte in Paraguay sono state fermate 208 persone.
Il secondo classificato alle elezioni, Efraín Alegre, ha chiesto il rilascio di Cubas e di tutti coloro che sono stati arrestati durante le proteste. Alegre ha chiesto un conteggio manuale dei voti e un controllo internazionale del sistema di voto elettronico del paese.
L’Organizzazione degli Stati americani ha inviato una missione di osservazione per le elezioni, ma non c’è motivo di dubitare dei risultati del conteggio dei voti. Santiago Peña, del Colorado Party, partito di lunga data, ha vinto facilmente le elezioni presidenziali di domenica con il 43 per cento dei voti.