di Mariarita Cupersito –
È stata presentata alla Corte penale internazionale (Cpi) una nuova denuncia contro la presidente del Perù Dina Boluarte e contro altre autorità del Paese per le numerose morti avvenute nel corso delle manifestazioni di protesta che si sono svolte a seguito del suo insediamento, tra il dicembre 2022 e il marzo 2023, dopo il rovesciamento del presidente di sinistra Pedro Castillo.
La denuncia per i fatti che hanno portato alla morte di 49 peruviani e a circa 344 feriti è stata presentata alla Corte da 16 persone tra cui gli ex ministri di Stato Mirtha Vasquez, Marisol Perez Tello e Diego Garcia Sayan.
Già lo scorso giugno era stata presentata la prima accusa contro Boluarte davanti alla Procura della Cpi dalla Federazione internazionale per i diritti umani (Fidh) e dall’Associazione per i diritti umani (Aprodeh), ai sensi dell’articolo 15 dello Statuto di Roma.
Questo nuovo ricorso, promosso dall’Istituto di difesa legale (Idl), si allinea ai precedenti nel chiedere al tribunale dell’Aja di prendere in considerazione quanto accaduto in Perù, come dichiarato dall’avvocato dell’Idl, Carlos Rivera.
I ricorrenti affermano che la loro richiesta si fonda su report di Paesi e organizzazioni internazionali tra cui Stati Uniti, Canada, Australia, Nuova Zelanda, Nazioni Unite, Unione Europea, Human Rights Watch e Amnesty International.
L’ex ministro di Stato Vasquez ha dichiarato tramite i propri canali social la determinazione ad ottenere giustizia di fronte alle gravi violazioni dei diritti umani che sono state perpetrate.