Perù. La polizia ha fatto irruzione in una università con un carro armato e arrestato 200 studenti

di Alberto Galvi

La polizia peruviana ha fatto irruzione presso l’Università nazionale di San Marcos a Lima per sfrattare i manifestanti che si erano rifugiati nel campus mentre partecipavano a grandi manifestazioni. I manifestanti avevano continuato lo scorso 20 gennaio a chiedere le dimissioni del presidente peruviano Dina Boluarte, dopo sei settimane di violente proteste che hanno comportato la morte di 60 persone.
La Commissione interamericana per i diritti umani ha espresso preoccupazione per l’incursione della polizia, gli sgomberi e le detenzioni di massa, e ha esortato lo Stato a garantire l’integrità e il giusto processo di tutte le persone.
L’università ha rilasciato un comunicato stampa affermando che il raid della polizia è avvenuto dopo che i manifestanti hanno aggredito il personale di sicurezza. Numerose persone sono rimaste ferite da entrambe le parti quando gli agenti di sicurezza hanno usato gas lacrimogeni in risposta ai manifestanti che lanciavano pietre contro di loro.
La polizia ha fatto irruzione nell’università con un carro armato e ha arrestato 200 studenti, e gli scontri sono avvenuti nel giardino dell’università, dopodichè gli studenti sono stati caricati sugli autobus della polizia.
Fino a poco tempo fa, le proteste si erano concentrate nel sud del paese. Sono iniziati il mese scorso dopo che l’allora presidente Pedro Castillo è stato messo sotto accusa e imprigionato per aver tentato di sciogliere il Congresso. Il Perù ha anche chiuso a tempo indeterminato le famose antiche rovine di Machu Picchu, ultimo segno che le proteste antigovernative iniziate il mese scorso stanno sempre più dilagando nel paese andino.