Polonia. Dopo la disputa con la Ue il governo polacco scioglierà la Camera disciplinare entro settembre

di Alberto Galvi –

Il governo polacco ha intenzione di smantellare la controversa Camera disciplinare della magistratura, dopo che la Corte di giustizia dell’Unione Europea ha stabilito che il meccanismo disciplinare dei giudici viola il diritto dell’Ue.
Negli ultimi mesi si è accesa una lunga disputa sulle riforme giudiziarie del governo polacco, con Bruxelles che ha chiesto di attuare la sentenza del tribunale europeo che impone di sciogliere la Camera disciplinare entro il 16 agosto.
La Polonia potrebbe incorrere in sanzioni pecuniarie se non rispettasse la sentenza dell’Ue. Varsavia ha creato nel 2017 la Camera disciplinare, un organismo con il potere di disciplinare i giudici, compresi quelli dei tribunali inferiori e i giudici selezionati dal Consiglio nazionale della magistratura, i cui membri sono scelti dal parlamento dove il partito PiS (Law and Justice) al governo, detiene la maggioranza.
In risposta alla Commissione europea la Polonia proseguirà le riforme della magistratura e presenterà una mozione per la revoca delle misure provvisorie della Corte di giustizia in merito alla Camera disciplinare.
Molti giudici polacchi hanno temuto che la Camera disciplinare fosse uno strumento per esercitare pressioni affinché emettessero sentenze che favorissero chi fosse al governo.