Polonia. Firmato accordo con gli Usa per l’EDCA

di Alberto Galvi

Dopo aver incontrato il presidente polacco Andrzej Duda, il segretario di Stato americano Michael Pompeo e il ministro della Difesa polacco Mariusz Blaszczak hanno firmato a Varsavia l’EDCA (Enhanced Defense Cooperation Agreement), che fornisce un meccanismo di condivisione dei costi logistici e infrastrutturali delle forze statunitensi presenti in Polonia.
Il presidente Donald Trump ha affermato che il patto è stato il culmine di mesi di negoziati che miglioreranno la cooperazione militare e aumenterà la presenza militare degli Usa in Polonia.
In questo modo sarà ulteriormente rafforzata la deterrenza della NATO (North Atlantic Treaty Organization) per rafforzare la sicurezza europea garantendo la pace e la democrazia dei Paesi membri.
L’accordo integra un apparentamento sullo stato delle forze della NATO esistente e consente anche alle forze militari statunitensi l’accesso ad ulteriori installazioni militari in Polonia.
L’apparentamento costerà alla Polonia circa 113 milioni di euro con cui garantisce e paga alloggi militari, vettovaglie, indennità annuale di carburante, stoccaggio di attrezzature, armamenti e infrastrutture.
Attualmente sono basati in Polonia circa 4.500 soldati statunitensi e se ne aggiungeranno circa mille, come concordato lo scorso anno da entrambi i Paesi.
Il fulcro del nuovo accordo consiste nell’apertura di una base in Polonia nel 2021 per il Quinto corpo d’armata dell’esercito americano.
Lo scorso luglio, il Pentagono ha dichiarato che circa 12mila soldati sarebbero stati ritirati dalla Germania, di cui circa 5.600 sarebbero stati di stanza in altri Paesi europei, compresa la Polonia.
Il trasferimento delle truppe statunitensi è in linea con la richiesta di Trump di ridurre le forze americane in Germania. Ricordiamo che i Paesi membri dell’organizzazione si sono impegnati a dedicare il 2 per cento del loro Pil alle spese per la NATO.
Inoltre Pompeo ha incontrato il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki con cui ha discusso di diversi argomenti come l’accordo bilaterale siglato questa settimana sul programma nucleare civile polacco, la questione bielorussa per la quale la Polonia ha chiesto di ripetere le elezioni presidenziali e di applicare solo agli alti funzionari potenziali sanzioni contro il Paese ex sovietico.
Tra gli altri argomenti discussi anche quello sulla protezione delle reti 5G, tra le crescenti preoccupazioni per il gigante cinese delle telecomunicazioni Huawei. Pompeo ha anche incontrato il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki, con cui ha discusso della cooperazione in materia di difesa dalla pandemia da Covid-19.
La firma dell’accordo è arrivata il giorno seguente che è stata bocciata al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite la proposta della Casa Bianca di estendere indefinitamente l’embargo sulle armi all’Iran.
La proposta statunitense ha visto il voto contrario al Consiglio di Cina e Russia e dell’astensione del Regno Unito, Francia come membri permanenti e di Germania e di altri otto Paesi come membri non permanenti.
Pompeo durante il suo tour in Europa centrale e orientale ha incontrato i leader della Repubblica Ceca, della Slovenia, dell’Austria e per ultimi i leader della Polonia.
L’amicizia tra il presidente polacco Duda del partito conservatore PiS (Law and Justice) e il presidente Usa Donald Trump è molto stretta soprattutto ora che le sue politiche come quella di sottoporre la magistratura al controllo politico della maggioranza che governa il Paese e punendo i giudici che ne criticano le riforme, hanno messo la Polonia in conflitto con l’Unione Europea.