Qatar. Il ministro al-Thani a Roma, ‘respingiamo le 13 richieste dei sauditi’

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Il ministro degli Esteri Angelino Alfano ha ricevuto a Roma il collega qatarino Mohammed al-Thani, il quale era di rientro dagli Stati Uniti.
Come si legge nella nota della Farnesina i due hanno discusso della “crisi nell’area del Golfo tra il Qatar e altri Paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo (GCC)”. “In merito alla quale – ha spiegato Alfano – ho espresso al mio interlocutore l’auspicio di una rapida de-escalation e ho confermato che l’Italia sostiene la mediazione messa in atto dal Kuwait nel suo ruolo di presidente di turno del GCC”. “Il governo italiano – continua la nota – sta seguendo con preoccupazione e grande attenzione gli sviluppi della crisi e ribadisce la volontà di contribuire a qualsiasi iniziativa mirata in primo luogo a ripristinare il dialogo e ad allentare le tensioni tra gli attori coinvolti. L’Italia è in contatto con i Paesi coinvolti e si appella a tutte le Parti affinché si astengano da ulteriori azioni che possano aggravare la situazione”.
“Sono molto soddisfatto – ha continuato il ministro – per l’ottimo stato delle relazioni bilaterali, compreso nel settore economico e degli investimenti qatarini in Italia, e mi auguro che le imprese italiane, che operano specialmente nel settore delle infrastrutture e dell’energia, possano ulteriormente consolidare la propria presenza in Qatar e in tutta l’area”.
In conferenza stampa al-Thani ha ribadito il rifiuto di Doha delle 13 richieste poste dall’Arabia Saudita, Egitto, Emirati Arabi Uniti e Bahrain per porre fine all’embargo introdotto a seguito delle accuse ufficialmente di sostegno al terrorismo, realmente di interazioni con il nemico di sempre, l’Iran. Tra le condizioni vi sono la chiusura del principale media panarabo al-Jazeera, accusato dall’Egitto di diffondere la dottrina dei Fratelli Musulmani e in diretta concorrenza con la saudita al-Arabiyah, la chiusura dei rapporti con l’Iran, paese con il quale Il Qatar condivide lo sfruttamento dei giacimenti di gas, la chiusura della la base turca di Doha e “riparazioni” in denaro da versare ai sauditi e agli altri paesi del blocco.
al-Thani ha spiegato che “Noi cerchiamo di essere più costruttivi con gli altri Paesi del Golfo, attraverso la mediazione del Kuwait e il sostegno degli Usa. Il Qatar non ha problemi a discutere le richieste, ma deve essere su basi chiare e ad una condizione: la nostra sovranità deve essere intaccabile”.
Ha poi detto che le accuse mosse dai sauditi di “sostegno al terrorismo, vanno provate e comunque gli stessi Paesi che le hanno avanzate sono in cima alla lista dei finanziatori. Il Qatar invece è in fondo”.