Qatar. Un nuovo direttore per “sbarcare” in Africa

di Giuseppe Gagliano

Abdullah bin Hussein Mohammed al-Jaber ha trascorso tutta la sua carriera al Ministero degli Esteri del Qatar e diventerà a breve un uomo chiave per attuare una sinergia con l’Africa. Nato nel 1958, ha studiato Scienze politiche all’Università del Cairo nel 1979 e poi alla Western Michigan University (USA), dove ha conseguito un Master nel 1986.
La sua carriera come diplomatico lo ha portato dalla Mauritania all’India, dalle Filippine all’Ungheria.
Dopo aver lavorato presso le delegazioni permanenti a New York e Ginevra, così come a L’Aia, ha familiarità con questioni multilaterali, cosa che rappresenta una risorsa per Doha al fine di consolidare la sua posizione nell’Unione africana.
Consapevole di essere in ritardo in termini di presenza e di influenza in Africa rispetto ai suoi vicini, riconciliati ma ancora rivali, nel Golfo, il Qatar sta compiendo sforzi per modificare la propria strategia in Africa.
Tuttavia, la strategia del Qatar sul continente è segnata da una forte logica economica, che ruota attorno a due settori di investimento prioritari: sicurezza energetica e alimentare.
La priorità del Qatar resta il Corno d’Africa, ma il nuovo direttore garantirà inoltre che l’emirato sviluppi le sue relazioni con il Ruanda, uno stato cruciale nella strategia per l’Africa orientale così come la Costa d’Avorio, un paese che spera lo aiuti avvicinarsi all’occidente.