Quinta edizione del Premio Mario Fiore

di Valentina Busiello

Quinta edizione del Premio Mario Fiore presso l’Istituto storico e di cultura dell’Arma del Genio a Roma, evento organizzato dal presidente dell’Associazione nazionale genieri e trasmettitori di Napoli (Anget), il sottotenente Adriano Esposito.
La cerimonia di consegna del premio, rivolto a personalità che si sono distinte nelle più svariate discipline, dal giornalismo, alla ricerca, alla medicina, al valor militare, è stata aperta sotto le note del soprano Maria Teresa Ionadi, ed Esposito ha spiegato che “si tratta di un premio alla carriera che dedico a tutti i miei uomini dell’11mo Reggimento, che cade anche in un anno particolare in cui finalmente l’11mp reggimento Trasmissioni ha avuto una cittadinanza Onoraria dal comune di Civitavecchia”.
I premiati sono dell’edizione 2019 sono stati I premiati il generale C.A. Salvatore Farina, Capo di Stato Maggiore dell’Esercito; il colonnello Pasquale Guarino, comandante 11mo Reggimento Trasmissioni di Civitavecchia; il comandante Compagnia Carabinieri di Parma Azzurra Ammirati; Paolo Farisei dell’11mo Reggimento Civitavecchia; Sandro Frattalemi 1mo Reggimento Bersaglieri; Giuseppe Carone 6to Reggimento Genio Pionieri; Angelo Izzo, Centro di eccellenza C-IED dell’Arma del Genio; monsignore Santo Marcianò, ordinario militare per l’Italia; il colonnello Augusto Candido, già colonnello dell’11mo Guastatori e della Task Force Montaguto; il tenente Alberto Maria Viceconte, Comando Brigata Granatieri di Sardegna; Michele Di Meo, Centro documentale Caserta; Massimo De Vita, Centro Nazionale Amministrativo Esercito Roma; Giuseppe Anemola, Centro di eccellenza dell’Arma del Genio; Enrico Ripolli,, 6to Reggimento Genio Pionieri; il soldato VFP1 Claudia Perillo, Reggimento addestrativo del Comando del Genio; il colonnello Maurizio Greco, capo di Stato Maggiore del Comando del Genio; il tenente colonnello Giuseppe Giannettasio, comandante del reparto comando Comfopsud; il tenente Mariano Castellano, c.m. cri Napoli; il serg. magg. Vincenzo De Luca, Centro nazionale amministrativo Esercito Roma; Angelo Poli, Rgt log. Garibaldi Persano Salerno; Pietro Signore Centro di eccellenza C-IED dell’Arma del Genio; Giorgia Aureli, Reggimento addestrativo del Comando del Genio; soldato VFP1 Claudia Perillo, Reggimento addestrativo del Comando del Genio.
Per il giornalismo e lo sport, Raffaele La Pietra, giornalista; Ebe Pierini, ufficiale riserva Marina Militare, giornalista; Giuseppe Santoro, Team Manager Torino.
Per la Ricerca e il Sociale: Francesca Bianco, direttore Osservatorio Vesuviano Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia; Katiuscia Cavaliere, top influencer nella moda e nel sociale.
Alla memoria il tenente Pasquale Vittorio Fiore M.T. di fanteria; il serg. magg. Roberto Cuomo Medaglia d’oro al valore dell’Esercito, Balad Somalia 31 ottobre 1993 dell’11mo RGT. TRS. Leonessa; Maria Cristina Luinetti, Mogadiscio 9 dicembre 1993, prima donna italiana caduta in missione di pace all’estero.

Il Premio è dedicato a Mario Fiore, uno dei 13 eroi del Solstizio combattuta nel giugno del 1918: la Medaglia d’oro Mario Fiore è stato un giovane militare italiano caduto per amore della patria. Il Museo storico dell’Arma del Genio occupa tutto il pianterreno dell’edificio in cui è situato, circa 4.400 mq. di superficie, ed ha il compito di testimoniare l’intima connessione che è sempre esistita tra società civile e Genio militare in tutti i campi dell’ingegneria e dell’architettura. Preceduto da due sale d’onore, il museo è diviso in due grandi settori: il primo riguarda il Genio in tutte le sue specialità, quello del tempo di pace, quelle che si formano in tempo di guerra e quelle che si sono tanto evolute nel tempo da divenire addirittura autonome come l’Aeronautica Militare, il Corpo Automobilistico, il Servizio Chimico Militare e le Trasmissioni. Il secondo settore è dedicato al Genio Militare nelle varie guerre che si sono succedute dal Regno di Sardegna, allo Stato italiano, sino a tutto il Secondo Conflitto mondiale. Dopo il salone riguardante le Colonie, vi è un grande Sacrario dedicato a tutti i Caduti, con un’Ara donata da tutti gli Ufficiali del Genio. Seguono le sale dedicate alle campagne di guerra ed ai loro cimeli, ad iniziare dalla Repubblica Romana, per continuare con la Campagna di Crimea, e con l’Assedio di Gaeta. Segue un’ampia carrellata documentale dei mezzi di trasmissione, dai segnali a fuochi dell’epoca omerica, all’impiego dei colombi viaggiatori, ai mezzi ottici sempre più perfezionati e quindi dal telegrafo alla radio e al suo geniale inventore, Guglielmo Marconi, capitano del Genio e ai suoi rivoluzionari apparecchi. Al primo piano trova collocazione il Museo storico dell’Architettura Militare che, con dovizia di plastici e modelli, illustra la storia dell’architettura militare italiana ed europea, a cominciare dai castellieri preistorici ai nuraghi sardi, per continuare con le fortificazioni romane, i castelli medioevali, i forti dalle varie epoche sino ad oggi. Chiude la visita il salone Giulio Cesare, dedicato al “Primo Grande Geniere” della storia, l’area ove sorge il museo appartiene al quartiere della Vittoria che costituisce, con Prati, una delle più unitarie espansioni della Roma moderna, consentendo così una visione panoramica sulle architetture di maggior interesse eseguite nella capitale tra il 1890 ed il 1935.​
Il direttore del museo è il Colonnello Giulio Milone, il quale ha spiegato che “Questa è la prima struttura museale italiana che custodisce il patrimonio e la storia dell’Esercito italiano ed in particolare dell’Arma del Genio, ed è anche Istituto di architettura militare dove vengono moltissimi studiosi, abbiamo delle sale che sono tematiche, abbiamo circa 17 mila iconografie dal 1600 fino al 1900, abbiamo diversi progetti, di tutte quelle che sono le fortificazioni, progetti che sono poi riproposti nelle sale museali con dei plastici, che sono stati realizzati come fotografia di ciò che veniva fatto”.
Il comandante, colonnello Pasquale Guarino dell’11mo Reggimento Trasmissioni di Civitavecchia, ha affermato che “questa quinta edizione del Premio Mario Fiore è stata un successo, un’ennesima dimostrazione di come il lavoro svolto dal presidente della Sezione di Napoli Adriano Esposito, riesca a collegare il mondo civile, con il mondo militare con le eccellenze della nostra patria. In particolare sono onorato di aver ricevuto il Premio che ritengo essere alla carriera e che dedico a tutti i miei uomini dell’11mo Reggimento, che cade anche in un anno particolare in cui finalmente l’11mo reggimento Trasmissioni ha avuto una cittadinanza onoraria dal comune di Civitavecchia”.

Un caloroso ringraziamento è stato rivolto per la grande ospitalità dell’Istituto storico e di cultura dell’Arma del Genio, al comandante generale di Brigata Francesco Bindi, al direttore del Museo colonnello Giulio Milone, al’l’Arma dei Carabinieri, al comandante Giovanni Nistri, al presidente Nazionale dell’Anget il generale Carlo Mittoni, al generale Maurizio Cicolin, il presidente di commissione Corpo d’Armata, a monsignore Santo Marcianò, ordinario militare per l’Italia.