Repubblica Centrafricana. Rafforzo del legame con Mosca: cooperazione militare e mineraria sul tavolo

di Giuseppe Gagliano –

Il presidente della Repubblica Centrafricana (RCA), Faustin-Archange Touadera, è volato a Mosca per una visita ufficiale che segna un ulteriore passo nella profonda collaborazione tra Bangui e il Cremlino. Incontrando Vladimir Putin, i due leader hanno discusso questioni che spaziano dalla sicurezza alla gestione delle risorse naturali, evidenziando il crescente peso della Russia in Africa centrale.
La visita, iniziata il 15 gennaio 2025, arriva in un momento cruciale per la Repubblica Centrafricana. Dopo la revoca dell’embargo sulle armi da parte del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, decisa a luglio 2024, Bangui sta rafforzando la propria capacità di difesa con il sostegno diretto di Mosca. Secondo il Cremlino, l’incontro tra Putin e Touadera è un’occasione per consolidare il partenariato “in tutti i settori possibili”, con un’attenzione particolare alla sicurezza e alla cooperazione economica.
Tra i punti più rilevanti dell’agenda, la firma di un memorandum sulla gestione delle risorse naturali che apre nuove opportunità per le società minerarie russe. Giacimenti di diamanti e oro, da sempre fondamentali per l’economia centrafricana, potrebbero vedere un aumento significativo dell’attività estrattiva sotto la supervisione di Mosca.
In cambio, secondo fonti vicine al governo russo, Mosca potrebbe ottenere concessioni strategiche come l’apertura di una base militare nella RCA. Questa possibilità, se realizzata, consoliderebbe ulteriormente la presenza russa nella regione e rappresenterebbe un segnale forte di sfida all’influenza occidentale, in particolare quella francese, in Africa.
La cooperazione tra Russia e RCA è stata fortemente influenzata dal ruolo del gruppo Wagner, attivo nel Paese dal 2018. Su invito di Touadera, i mercenari russi hanno supportato il governo nella lotta contro i gruppi ribelli, contribuendo a recuperare circa l’80% del territorio nazionale precedentemente sotto il controllo di insorti.
Nonostante la morte del fondatore di Wagner, Yevgeny Prigozhin, nel 2023, l’organizzazione – ora operante sotto la denominazione di “Corps Africa” – continua a essere un attore chiave nella strategia di sicurezza della RCA. Tuttavia, la presenza dei mercenari russi non è priva di controversie, con accuse di sfruttamento delle risorse e violazioni dei diritti umani.
La crescente influenza russa in Repubblica Centrafricana rappresenta un duro colpo per la Francia, storicamente il principale partner di Bangui. Negli ultimi anni, Parigi ha progressivamente perso terreno a favore di Mosca, complice il risentimento locale verso le politiche francesi percepite come paternalistiche.
Il disimpegno francese è stato ulteriormente accelerato dalle tensioni sul controllo delle risorse naturali e dalla maggiore flessibilità offerta dalla Russia, che fornisce aiuti militari e accordi commerciali senza imporre condizioni stringenti.
La Repubblica Centrafricana è oggi un simbolo della crescente competizione tra potenze globali per l’influenza in Africa. La Russia, attraverso la combinazione di aiuti militari, sostegno diplomatico e investimenti economici, sta costruendo una rete di alleanze che sfida apertamente le tradizionali sfere di influenza occidentali.
L’impatto di questa cooperazione va oltre i confini della RCA. Se Mosca riuscisse a consolidare ulteriormente la propria presenza, potrebbe rafforzare la sua posizione nel Sahel e utilizzare la Repubblica Centrafricana come trampolino di lancio per espandere la propria influenza in tutta l’Africa subsahariana.
La visita di Touadera a Mosca rappresenta un momento cruciale per le relazioni russo-centrafricane. Con un mix di aiuti militari, accordi minerari e collaborazioni strategiche, la Russia sta dimostrando la propria determinazione a giocare un ruolo centrale in Africa.
Tuttavia il successo di questa alleanza dipenderà dalla capacità di entrambi i Paesi di gestire le complesse sfide legate alla sicurezza, alla governance e alla sostenibilità economica. Per la Repubblica Centrafricana, il sostegno russo potrebbe rappresentare un’opportunità di stabilizzazione, ma anche un rischio, se non accompagnato da riforme profonde e da una gestione trasparente delle risorse.