Repubbliche baltiche. Ritorna la libera circolazione delle persone all’interno della regione

di Alberto Galvi

Nei giorni scorsi i ministri degli Esteri delle 3 Repubbliche baltiche (Lituania, Lettonia ed Estonia) hanno firmato a Riga un accordo per l’abolizione in tutti e 3 i paesi delle restrizioni alla libera circolazione introdotte a causa della crisi da Covid-19.
Secondo le nuove regole i cittadini e i residenti dei 3 paesi saranno liberi di viaggiare all’interno della regione. Con questo nuovo accordo le 3 Repubbliche baltiche hanno aperto le loro frontiere nel tentativo di far ripartire le economie in seguito alla pandemia di coronavirus.
Inoltre chiunque non abbia viaggiato al di fuori dei paesi baltici nelle ultime 2 settimane, non è infetto e non è stato in contatto con qualcuno che è risultato positivo può viaggiare liberamente verso le altre nazioni. Al contrario chiunque entri dall’estero dovrà osservare un periodo di isolamento di 2 settimane.
Per quanto riguarda i viaggi per affari e istruzione sono stati agevolati nei seguenti paesi: Polonia, Lituania, Estonia e Finlandia. La Germania ha già iniziato a riaprire parzialmente e aprirà tutti i suoi confini il 15 giugno, a condizione che non ci sia un aumento dei casi di contagio.
Naturalmente in tutti e 3 questi paesi i requisiti del distanziamento sociale e dell’uso della mascherina sono in vigore. Ognuno di loro ha però un proprio regolamento interno sui comportamenti da seguire durante l’emergenza del coronavirus.
In Lettonia lo stato di emergenza è in vigore fino al 9 giugno. Inoltre sono obbligatori il distanziamento sociale nei luoghi all’aperto e al chiuso e le mascherine sui mezzi pubblici.
In Lituania è in vigore il distanziamento sociale ad eccezione delle famiglie. Indossare mascherine non è più obbligatorio in pubblico, tranne che nei negozi e nella maggior parte degli spazi pubblici al coperto.
In Estonia invece si consiglia di indossare mascherine ma non sono obbligatorie. Inoltre è in atto il distanziamento sociale per i gruppi formati da 2 persone, che per potersi muovere in pubblico devono osservare un distanziamento tra loro di 2 metri.
I finlandesi possono entrare in Estonia senza essere tenuti in isolamento per motivi di lavoro, di studio e di famiglia.
La situazione dei paesi baltici è migliorata notevolmente in poco tempo perchè durante l’inizio dell’epidemia hanno rapidamente chiuso i loro confini e imposto misure di blocco per rallentare la diffusione del virus.
Questo accordo si è potuto fare soprattutto perchè i 3 paesi hanno una situazione epidemiologica simile e le loro economie sono ben integrate tra di loro, quindi la libera circolazione delle persone è fondamentale per il loro sviluppo.
La decisione delle 3 Repubbliche baltiche è arrivata in un momento in cui la Commissione europea ha invitato gli Stati europei membri e non di Schengen ad estendere la restrizione temporanea ai viaggi non essenziali verso l’Unione europea per altri 30 giorni, fino al 15 giugno.
La questione è iniziata circa 2 mesi fa quando per la prima volta dalla sua nascita l’Unione europea ha deciso di chiudere i suoi confini a chi viene da fuori.