Russia. Aereo russo abbattuto in Siria: a Mosca la delegazione israeliana

di Francesco Cirillo

Sono iniziate le indagini congiunte dei vertici militari israeliani e russi per giungere ad una conclusione bipartisan sull’incidente avvenuto nella notte del lunedì 17 settembre, quando è stato abbattuto un velivolo l’II-20 per errore dal sistema difensivo siriano mentre era in corso un bombardamento israeliano su obiettivi militari siriani, sospettati questi dall’intelligence di Tel Aviv di essere utilizzati dagli iraniani.
A Mosca la delegazione militare israeliana è coordinata dal capo dell’aeronautica di Tel Aviv Amikam Norkin.
In un comunicato dell’IDF si descrive il clima tra russi e israeliani professionale, trasparente e collaborativo e viene citato l’interesse sia russo sia israeliano a mantenere attivi i canali di comunicazione militare per i sistemi de-conflitto.
Secondo l’agenzia di stampa russa Interfax i comandanti di Tel Aviv hanno presentato ai russi un dettagliato rapporto sullo status dei sistema di difesa missilistica di Damasco. Inoltre è stato consegnato un report sull’incidente raccolto dopo il raid e sui tentativi di Teheran di stabilire una forte presenza militare in Siria, con il target di trasferire armi strategiche ad Hezbollah in Libano.
Il 18 settembre si è sfiorata una crisi diplomatica, smorzata dallo stesso presidente russo Vladimir Putin che ha definito l’evento “un tragico incidente”.
La Russia, per voce dello stesso capo del Cremlino, ha dichiarato che verranno implementate le misure di sicurezza per tutelare le truppe russe in Siria e le stesse infrastrutture militari.
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu, durante un colloquio telefonico con Putin, ha espresso le condoglianze di Israele accusando la Siria come principale responsabile dell’incidente. Netanyahu ha dichiarato che è strategicamente importante proseguire il coordinamento politico-militare russo-israeliano, che per il capo del governo israeliano ha evitato diversi incidenti. Tuttavia ha ribadito la volontà di Israele di contrastare la presenza iraniana in Siria e per supportare l’inchiesta Israele farà avere le informazioni necessarie sul raid del 17 settembre.
Oltre a Norkin la delegazione israeliana è composta dal capo delle relazioni internazionali dell’esercito israeliano, generale di Brigata Erez Mese, e da alti ufficiali dei servizi segreti competenti per l’aeronautica e la gestione delle operazioni.