di Angelo Gambella –
Nelle ultime ore vi è stato il maggior attacco ucraino con droni a schianto lanciati a distanza ravvicinata da incursori all’interno della Russia. Le immagini diffuse dai canali russi dimostrano la distruzione di 4 bombardieri strategici alla base di Olenya, mentre viene riferito che l’attacco ha interessato anche ad altri scali aerei in profondità del paese.
L’operazione è stata riconosciuta da parte dell’intelligence ucraina. I media statunitensi precisano che l’Ucraina non ha notificato l’attacco in anticipo agli Stati Uniti.
Il ministero della difesa di Mosca ammette con un comunicato che “diversi aerei hanno preso fuoco negli aeroporti militari nelle regioni di Murmansk (Olenya) e Irkutsk”, e dichiara invece che sono stati respinti gli attacchi agli aeroporti militari nelle regioni di “Ivanovo, Ryazan e Amur”. Afferma inoltre che “alcuni partecipanti agli attacchi terroristici contro gli aeroporti militari sono stati arrestati”. Non risultano morti e feriti, mentre gli incendi seguiti agli attacchi agli aeroporti militari sono stati spenti.
A seguito dei fatti, il presidente russo Vladimir Putin ha convocato una riunione di emergenza dei comandi, e fonti russe riportano che è in fase di preparazione un’azione di ritorsione.