Russia. Esercitazioni nel Mar del Giappone

di Alberto Galvi

La marina russa ha testato pochi giorni fa nel Mar del Giappone missili supersonici antinave contro un finto bersaglio, con due navi che hanno lanciato un attacco missilistico contro una nave da guerra nemica simulata, situata a circa 100 km di distanza. I due missili da crociera supersonici Moskit, in grado di trasportare testate convenzionali e nucleari, hanno colpito con successo il loro obiettivo.
Una settimana dopo è arrivata l’esercitazione missilistica della marina russa nella baia di Pietro il Grande, nel Mar del Giappone, con due bombardieri strategici in grado di trasportare armi nucleari che hanno sorvolato l’area per più di sette ore.
Le autorità giapponesi hanno monitorato le operazioni militari russe, ed hanno riferito che non sono stati segnalati danni dopo i lanci dei missili; da Mosca si è appreso che durante l’esercitazione un sottomarino russo nel Mar del Giappone ha colpito un bersaglio terrestre a più di 1.000 km di distanza con un missile da crociera Kalibr.
La Russia ha una disputa territoriale con il Giappone per una catena di isole del Pacifico.Le autorità di Tokyo hanno fatto sapere di non avere intenzione di presentare una protesta formale contro l’esercitazione missilistica, osservando che il luogo dell’esercitazione, la baia di Pietro il Grande, è considerata una costa russa, sebbene si trovi di fronte al Giappone.
È stata invece presentata in passato protesta per le esercitazioni militari multinazionali sulle Isole Curili controllate dalla Russia, alcune delle quali rivendicate dal Giappone. In particolare la preoccupazione era per le navi da guerra russe e cinesi che conducevano esercitazioni di tiro nel Mar del Giappone. Inoltre ha condannato i piani della Russia di stazionare armi nucleari tattiche in Bielorussia.