Russia. Incidente a un missile nucleare: per le autorità ‘nessun pericolo’

Bilancio di 7 morti e 15 feriti da radiazioni. La popolazione fa scorte di iodio.

di Guido Keller

Fino all’ultimo le autorità russe hanno cercato di minimizzare circa l’incidente nucleare avvenuto giovedì scorso presso la base militare di Nyonoksa, situata nella regione nord occidentale di Arkhangelsk. Di per sé non si tratta di un avvenimento di proporzioni enormi, ma nonostante le rassicurazioni la popolazione locale è corsa alle farmacie per fare scorta di tavolette di iodio, ed il numero delle vittime è salito a 7 morti e a 3 feriti.
Da quanto si è appreso sarebbe esploso un missile da crociera Burevestnik con propellente liquido/nucleare, ma la Rosatom ha comunicato solo della “perdita di fonti isotopiche nel motore a propellente liquido durante i lavori d’ingegneria e manutenzione”.
Il numero delle vittime è stato comunicato dal ministero della Difesa, mentre la Rosatom ha continuato a minimizzare parlando di due “nostri colleghi morti”, più probabilmente militari visto che l’incidente è avvenuto in un poligono di tiro.
Fonti non ufficiali della Rosatom riportano di 15 feriti e non tre, colpiti dalle radiazioni.
Da quanto si è appreso nella vicina città di Serodvink, ad una cinquantina di chilometri dal luogo dell’esplosione, vi sarebbe stato un aumento di radioattività pari a 20 volte i valori normali, ma poi le autorità hanno riportato il rientro degli indici nei parametri naturali.
Lo ha riferito Dmitry Chistyakov, capo del servizio stampa della direzione principale del Ministero della Difesa, il quale ha dichiarato che “i sensori Askro indicano che le radiazioni sono di 12 – 13 micro-roentgen all’ora, per cui al momento non vi sono pericoli per la popolazione. Stessa cosa i rilevatori mobili: ci dicono che l’ambiente naturale è normale ovunque”.
Il 9M730 Burevestnik, nome in codice Nato SSC-X-9 Skyfall, è un missile sperimentale, i cui test sono stati condotti in febbraio su 13 esemplari. Il raggio di gittata sarebbe teoricamente illimitato per via della propilsione atomica, e la cosa ha portato gli Usa a sospendere il trattato Inf sulla proliferazione dei missili nucleari siglato con l’Unione Sovietica nel 1987.