Russia. ‘Indignazione’ di Pompeo per l’ex marine condannato a 16 anni per spionaggio

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Il segretario di stato Usa Mike Pompeo ha espresso indignazione per la condanna a 16 anni di carcere del cittadino statunitense Paul Whelan, il quale è stato accusato di spionaggio. Intervenendo sulla quesione, Pompeo ha affermato che “gli Usa sono indignati dalla decisione di una corte russa di condannare il cittadino americano Paul Whelan dopo un processo segreto, con prove segrete e senza appropriate concessioni per i testimoni della difesa”, per cui ne ha chiesto l’immediata liberazione.
Whelan è un ex marine di 50 anni con cittadinanza, oltre che statunitense, irlandese, canadese e britannica, ed era stato arrestato nel 2018 con l’accusa di spionaggio: gli uomini dell’Fsb (ex Kgb) lo avevano trovato in possesso di una chiavetta usb con dati riservati ed in particolare i nomi dei dipendenti di un’agenzia di intelligence russa.
La sua difesa ha sostenuto che in realtà nella chiavetta usb vi fossero foto di vacanze, che era in Russia per un matrimonio e che l’arresto in realtà sarebbe servito alle autorità russe per uno scambio con spie di Mosca arrestate negli Usa.