Russia. Le forze ucraine tentano nuovamente di sfondare nel Kursk

di Enrico Oliari

Nonostante la richiesta russa di una tregua di tre giorni per la ricorrenza della vittoria sulla Germania nazista, le forze ucraine stanno tentando in queste ore di riaprire il fronte del Kursk, da quanto si è appreso nell’area del villaggio di Novy Put e nella zona di Tetkino e Popovo-Lezhachi.
Lo scorso 26 aprile il generale Valerij Gerasimov aveva annunciato la liberazione del settore della regione russa di Kursk occupato dagli ucraini, ma gli stessi hanno dato il via oggi a una nuova offensiva preceduta da mezzi per lo sminamento. Fonti russe riportano della distruzione di numerosi blindati, ma la pressione da parte ucraina è ancora in corso.
L’offensiva ucraina nella regione russa di Kursk aveva preso il via il 6 agosto dello scorso anno, e aveva tra gli obiettivi quello di alleggerire la pressione nel Donbass attraverso il richiamo dei militari russi, quello di prendere il controllo della locale centrale nucleare e quello di porre l’Ucraina in una situazione di peso nel quadro di eventuali trattative per la cessazione delle ostilità. Nessuno di questi obiettivi è stato raggiunto, con i comandi di Kiev che hanno tenuto impegnate importanti élite altrimenti impiegabili in punti a rischio del fronte.
In precedenza Gerasimov aveva riportato che le perdite ucraine dell’operazione ammontavano a 76mila uomini, presumibilmente altrettanti da parte russa.