RUSSIA. Putin a ruota libera su Ucraina, economia e Iran. Rasmussen, ‘Russia più pericolosa di Urss’

di Enrico Oliari

PutinNoi non abbiamo “nessuno un nemico”, bensì sono gli Usa che “non hanno bisogni di alleati ma di vassalli”: con queste parole in presidente Russo Vladimir Putin è intervenuto oggi sulla crisi ucraina in occasione di una lunga intervista televisiva in cui ha attaccato le sanzioni dell’Occidente, che rimangono nonostante “Noi stiamo applicando gli accordi di Minsk mentre Kiev non si affretta a farlo”.
Per Putin, che ha sostenuto il terrorismo e la criminalità internazionale essere i veri nemici, Kiev ha “tagliato fuori con le proprie mani le regioni orientali e russofone”. Si tratta di “una vera tragedia”, che dimostra quanto “L’attuale leadership di Kiev non sia desiderosa di ricostruire la sfera sociale nel Donbass”.
Rispondendo ad una telefonata in diretta di una donna che chiamava dal Donbass, il presidente russo ha garantito ancora una volta che “non ci sono truppe russe nelle regioni orientali ucraine” e che “una guerra tra Russia e Ucraina è impossibile”.
Putin ha garantito che, nonostante il quadro critico, il rublo regge e l’inflazione (oggi al 15%) è sotto controllo, per cui la Russia resta economicamente forte, con il picco dei problemi al passato, e la crescita è prevista entro i due anni.
Ha quindi parlato della questione dei missili S-300 che verranno consegnati presto all’Iran come da accordi precedenti alle sanzioni verso la Repubblica Islamica, affermando che sono un “deterrente” per i conflitti regionali: “Oggi – ha aggiunto – i partner iraniani mostrano una grande flessibilità e una chiara volontà di raggiungere un compromesso”, per cui noi “non vediamo più alcuna ragione” per mantenere il bando.
Sull’omicidio di Boris Nemtsov ha spiegato che si è trattato di “un evento tragico e vergognoso”, ma che gli inquirenti già un giorno e mezzo dopo il fatto avevano arrestato cinque persone, tutte cecene. Ha tuttavia detto, riferendosi al mandante, che “Non so, diventerà chiaro nel corso dell’indagine”,
Oggi di Russia ha parlato anche l’ex Segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen, il quale ha spiegato in un’intervista a Newsweek che “La Russia di oggi è più pericolosa dell’Unione Sovietica. L’URSS era più prevedibile rispetto all’attuale leadership”. “L’Occidente – ha continuato – non deve ovviamente essere ingenuo. È necessario rafforzare le misure contro le minacce ibride. Abbiamo bisogno di maggiori investimenti in sicurezza informatica, di un’intelligence meglio finanziata e di condividere ancora di più le informazioni tra gli alleati”.