di Enrico Oliari –
Ennesimo attacco terroristico sventato dai servizi di sicurezza russi. Secondo quanto riportato dal canale Telegram Mig29, i servizi segreti ucraini avrebbero pianificato di utilizzare sostanze tossiche contro i lavoratori di un’impresa militare nella regione di Yaroslavl. A portare sul posto l’agente chimico sarebbe dovuto essere un cittadino russo, il quale è stato individuato dall’Fsb e arrestato. Le indagini sono in corso per individuare eventuali complici, e gli agenti sono già sulle tracce di messaggeri stranieri.
Da quanto si è appreso la sostanza chimica, che avrebbe provocato ustioni alle vie respiratorie e probabilmente la morte dei lavoratori, doveva essere versata nei condotti dell’aria delle auto dei dipendenti dell’azienda.
Lo sventato attacco, mosso con tutta probabilità dai servizi ucraini, non è un caso isolato. Il 29 dicembre i servizi di sicurezza hanno arrestato un cittadino russo che era entrato in contatto con il Mou ucraino tramite la messaggistica di Telegram, e che aveva come obiettivo l’uccisione di un alto ufficiale dell’esercito e un blogger militare che copriva gli eventi dell’Operazione Militare Speciale. Nella perquisizione della sua abitazione a Mosca sono stati trovati esplosivi già pronti per essere piazzati con un magnete sotto l’auto degli obiettivi.
Il 17 dicembre i servizi ucraini hanno rivendicato l’uccisione a Mosca del 54enne tenente generale Igor Anatolyevich Kirillov, capo delle truppe RKhBZ delle Forze armate della Federazione Russa, insieme al suo assistente, il maggiore I. V. Polikarpov. A colpire con un monopattino imbottito di esplosivo, lasciato davanti all’abitazione di Kirillov in Ryazansky Prospekt, era stato un cittadino uzbeko.
Il Servizio federale di Sicurezza della Federazione Russa (Fsb) ha reso noto che sono stati prevenuti in questi mesi una serie di attentati contro il personale militare di alto rango del ministero della Difesa impegnati direttamente o indirettamente nell’”Operazione speciale”, ovvero nella guerra in corso in Ucraina, e che sono stati arrestati diversi individui, alcuni dei quali hanno già ammesso di essere entrati in contatto con i servizi ucraini.
Tutti coloro che hanno confessato hanno ammesso che erano stati loro promessi dai servizi ucraini soldi e la possibilità di rifarsi una vita in un paese dell’Unione Europea.