di Giuseppe Gagliano –
TotalEnergies, il colosso petrolifero francese, è alle prese con una situazione complessa in Russia, dove fino a 2 miliardi di dollari di dividendi derivanti dalle sue partecipazioni in Novatek e nel progetto Yamal LNG sono bloccati. Questi fondi, originariamente generati dagli investimenti nel produttore di gas russo Novatek, rappresentano una significativa perdita finanziaria per l’azienda in seguito alle sanzioni occidentali contro Mosca. La società, che possiede il 19,4% di Novatek e una quota diretta del 20% in Yamal LNG, ha dichiarato che il flusso di fondi si è notevolmente ridotto dall’inizio del conflitto in Ucraina, nonostante inizialmente fosse riuscita a trasferire parte del capitale all’estero. Le sanzioni hanno reso difficile la gestione di tali investimenti e ora i dividendi, che ammontano a circa 600 milioni di dollari per Novatek e 500 milioni per Yamal LNG, restano bloccati, raggiungendo una cifra compresa tra 1,5 e 2 miliardi di dollari entro la fine dell’anno. La scelta strategica di non includere più le partecipazioni russe nei report finanziari rappresenta una mossa cautelativa di fronte alle incertezze geopolitiche, evidenziando il rischio che TotalEnergies e altre compagnie internazionali affrontano operando in contesti soggetti a sanzioni.
Inoltre l’Unione Europea ha stabilito di utilizzare i beni congelati russi per finanziare la guerra e la ricostruzione in Ucraina, avviando misure simmetriche da parte russa.