di Giuseppe Gagliano –
La situazione di stallo nella quale si trova attualmente la Russia determina quasi inevitabilmente un cambio di vertice anche nei servizi di sicurezza o comunque un avvicendamento. È interessante notare il fatto che il Centro per le operazioni speciali del servizio segreto russo, e cioè dell’FSB, venga ora diretto da Alexander Bondarenko, che è andato a prendere il posto di Alexander Tikhoniv, il quale si è dimesso per raggiunti limiti di età.
L’attuale direttore del centro per le operazioni speciali proviene dalle famose Spetsna, unità create per attuare operazioni clandestine sotto la direzione dell’allora KGB. Allo stato attuale queste unità speciali, coordinate dal Centro per le operazioni speciali, hanno sostanzialmente due compiti: da un lato quello di proteggere le installazioni o le infrastrutture che vengono considerate strategiche, e dall’altro lato condurre operazioni antiterrorismo.
Non è certamente un caso che proprio Bondarenko abbia ricevuto la direzione del comando delle forze speciali: sta infatti svolgendo e svolgerà un ruolo sempre più importante nell’attuale guerra in Ucraina.
Le unità speciali affiancano nel conflitto in corso le operazioni delle forze armate russe sotto profilo della ricognizione o allo scopo di prevenire azioni di natura terroristiche.
Tuttavia accanto al Centro per l’operazione speciali esistono altre unità che operano in maniera più clandestina: gli agenti operativi dell’intelligence militare russa che, sotto l’autorità dell’FSB, hanno preparato l’invasione in Ucraina, e l’unità militare 35690, sita a Balashikha e anche questa collegata all’FSB.