Spagna. Approvata la riforma della legge sull’aborto e la legge sulle persone transgender

di Alberto Galvi

Il Congresso spagnolo ha approvato definitivamente la riforma della legge sull’aborto e quella sulle persone transgender. Queste leggi saranno pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale dello Stato, ed estenderanno l’aborto e i diritti transgender per le adolescenti. La Spagna sarà il primo paese in Europa che darà diritto alle lavoratrici al congedo mestruale retribuito.
Con la legge sull’estensione dell’aborto le ragazze di 16 e 17 anni in Spagna potranno sottoporsi ad interruzione di gravidanza senza il consenso dei genitori. Con il nuovo sistema i medici degli ospedali statali non saranno obbligati ad eseguire aborti, a condizione che abbiano già registrato le loro obiezioni per iscritto. Inoltre è stato sancito nella legge il diritto di abortire in un ospedale statale.
Attualmente oltre l’80 per cento delle interruzioni di gravidanza in Spagna viene eseguito in cliniche private a causa dell’elevato numero di medici del sistema pubblico che si rifiutano di eseguirle, adducendo in molti casi a motivi religiosi. La legge sull’aborto spagnola si basa sulla legislazione approvata nel 2010, che ha rappresentato un cambiamento importante per un paese tradizionalmente cattolico, trasformando la Spagna in uno dei paesi più progressisti in Europa su queste tematiche. La scorsa settimana la Corte costituzionale spagnola ha respinto un ricorso del Partito Popolare contro l’autorizzazione all’aborto nelle prime 14 settimane di gravidanza.
I prodotti per le mestruazioni, come antidolorifici e pannolini, saranno ora offerti gratuitamente nelle scuole e nelle carceri, mentre i centri sanitari statali faranno lo stesso con i contraccettivi ormonali e la pillola del giorno dopo. La misura del congedo mestruale consente alle lavoratrici che soffrono di dolori mestruali debilitanti di prendere congedo retribuito.
La seconda legge ha rafforzato i diritti delle persone transgender, consentendo a qualsiasi cittadino di età superiore ai 16 anni di cambiare il proprio genere legalmente registrato senza diagnosi di disforia di genere da parte di diversi medici.
Il medesimo provvedimento vieta anche la terapia di conversione per le persone LGBTQ e fornisce sostegno statale alle lesbiche e alle donne single che cercano un trattamento di fecondazione in vitro. Per cambiare il proprio genere avranno bisogno dell’autorizzazione del giudice i ragazzi tra i 12 ei 13 anni, mentre quelli tra i 14 ei 16 anni dovranno essere accompagnati dai genitori o da chi ne fa le veci.
Il governo di coalizione di centro-sinistra è attualmente sotto accusa per la nuova legge sul consenso sessuale che aveva lo scopo di aumentare la prevenzione dello stupro, ma ha inavvertitamente permesso a centinaia di autori di reati sessuali di ridurre le pene detentive. Entro la fine dell’anno il governo elaborerà una versione modificata per porre fine alla controversia in vista delle elezioni.