Senkaku. I giapponesi non potranno correre alla maratona di Pechino

di Guido Keller –

Nell’ottica di ferri corti a cui stanno arrivando Cina e Giappone sulla questione della sovranità sulle isole Senkaku, nessun giapponese potrà correre alla maratona di Pechino del 25 novembre e nessuna azienda del Sol Levante potrà sponsorizzare l’evento.
A questa decisione sono arrivati gli stessi organizzatori della manifestazione sportiva, i quali hanno fatto sapere di temere per la sicurezza degli atleti.
Effettivamente, sempre a causa della diatriba sulle Senkaku, nelle scorse settimane si sono tenute in diverse località cinesi manifestazioni anti-giapponesi e persino atti vandalici verso simboli del Giappone, come negozi e ristoranti.
Non solo: dimostrando una certa scarsità di classe, le autorità cinesi avevano rinfacciato al Giappone, sempre per le isole contese, la storia dell’occupazione degli Anni Quaranta, miseramente dimenticando l’attuale sopraffazione del Tibet ed ancor più l’aggressivo colonialismo che Pechino ha in essere nei confronti dell’Africa.
Tornando alla questione della maratona di Pechino, per cui si sono già iscritte 26mila persone di diverse nazionalità, il quotidiano di Hong Kong, South China Morning Post, ha scritto che comunque gli atleti giapponesi potranno correre, però sotto l’insegna della bandiera di un’altra nazione, magari quella cinese.