SERBIA. Causa Kosovo per Tadic ritardo candidatura UE

Ansa, 25 ago 11 –

Il presidente, Boris Tadic, ha parlato per la prima volta della possibilita’ che la Serbia non ottenga entro l’anno lo status di paese candidato all’adesione alla Ue, a causa della crisi del Kosovo. In un’intervista questa sera all’agenzia Tanjug, Tadic ha al tempo stesso sottolineato che Belgrado non intende in alcun modo rinunciare alle ”strutture parallele” che mantiene nel nord del Kosovo a favore della popolazione serba. ”Bisogna dire con chiarezza alla gente che vi e’ la possibilita’ che non otteniamo entro l’anno lo status di Paese candidato, ne’ una data per l’avvio del negoziato di adesione all’Unione”, ha detto il presidente serbo. Dopo la recente cattura dei due ultimi criminali di guerra serbi, Ratko Mladic e Goran Hadzic, Belgrado si era mostrata praticamente sicura di ottenere lo status di paese candidato, ma la visita mercoledi’ di Angela Merkel ha gelato tali speranze. Il cancelliere infatti ha posto per tale obiettivo una serie di condizioni, a cominciare da un miglioramento dei rapporti con il Kosovo e dall’abolizione delle strutture amministrative e di governo che la Serbia mantiene nel nord del Kosovo, dove i serbi sono in netta maggioranza. Tadic ha definito oggi ”inaccettabile” la richiesta di abolizione di tali strutture serbe, e questo, ha detto, per varie ragioni. Primo perche’ tali strutture non sono parallele ma sono le uniche strutture esistenti nel nord Kosovo, secondo perche’ si tratta di strutture legittime elette democraticamente dai cittadini, terzo perche’ sono strutture non politiche ma di estrema necessita’ nei campi della sanita’, dell’istruzione e dei servizi, settori vitali per la vita quotidiana della gente. ”La Serbia non abbandonera’ i suoi cittadini in Kosovo. Ma al tempo stesso non rinuncera’ all’integrazione europea”, ha detto Tadic, secondo il quale e’ possibile realizzare entrambi gli interessi strategici della Serbia: garantire i propri legittimi interessi in Kosovo e diventare membro della Ue. ”Se non sara’ possibile oggi, sara’ possibile domani”.