Siria. Al-Assad a Mosca: Putin cuole ricostruire i rapporti tra Siria e Turchia

di Shors Surme

Il presidente russo Vladimir Putin ha ospitato il leader siriano Bashar al-Assad per colloqui, in un momento in cui il Cremlino cerca di ricucire i legami tra Damasco e il presidente turco Recep Tayyip Erdogan.
L’incontro segue l’annuncio a sorpresa della scorsa settimana di un dialogo mediato dalla Cina nei rapporti diplomatici tra i principali rivali del Medio Oriente, l’Arabia Saudita e l’Iran.
I legami tra Erdogan e al-Assad si sono interrotti dallo scoppio dei combattimenti in Siria, e la riuscita mediazione russa avrebbe dato a Putin azione diplomatica in un momento di isolamento da parte dell’occidente per via del conflitto ucraino.
“Siamo in costante contatto e le nostre relazioni si stanno sviluppando”, ha detto il leader russo ad AL.Assad all’inizio del loro incontro. Al-Assad, che è arrivato a Mosca martedì, ha espresso sostegno alla campagna militare di Mosca in Ucraina e ha affermato che la visita segna “un nuovo taglio” nei legami del suo paese con Mosca.
Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov aveva detto in precedenza ai giornalisti che i colloqui si sarebbero concentrati sui legami bilaterali, ma aveva affermato che “le relazioni Turchia-Siria saranno certamente toccate in un modo o nell’altro”.
La guerra civile siriana, iniziata nel 2011, ha messo a dura prova le relazioni tra Damasco e Ankara, che da tempo sostiene i gruppi ribelli contrari ad al-Assad. La Turchia ha interrotto i rapporti diplomatici con la Siria subito dopo l’inizio della guerra.
Analisti affermano che Mosca ora vuole colmare il divario tra i due Paesi, che vedono un “nemico” comune nei gruppi curdi nel nord della Siria, descritti come “terroristi”.
Erdogan ha indicato recentemente che potrebbe incontrare al-Assad, e i ministri della difesa dei due paesi si sono incontrati a Mosca a dicembre, nei primi colloqui di questo tipo dall’inizio della guerra siriana. Diplomatici provenienti da Russia, Turchia, Siria e Iran si incontreranno a Mosca questa settimana per aprire la strada a una riunione dei ministri degli Esteri, secondo i media turchi.
Tuttavia devono essere risolte questioni complesse, in particolare sulla presenza di truppe turche nel nord della Siria. Il governo di al-Assad è stato politicamente isolato dall’inizio della guerra, ma ha ricevuto appoggio e aiuti dai leader arabi dopo il terremoto di febbraio, che ha ucciso decine di migliaia di persone in Turchia e Siria.
“Il popolo siriano ha dovuto affrontare un altro problema molto serio, una catastrofe, un terremoto… da veri amici, stiamo cercando di sostenervi”, ha detto Putin all’inizio dell’incontro con al-Assad.
Damasco è un fedele alleato di Mosca, che è intervenuta nel conflitto siriano nel 2015 lanciando attacchi aerei per sostenere le forze governative in difficoltà. Con il sostegno russo e iraniano, Damasco ha riconquistato gran parte del territorio perso nelle prime fasi della guerra.
La guerra siriana ha ucciso circa mezzo milione di persone e ne ha sfollate altre milioni dal 2011 a seguito della brutale repressione delle proteste antigovernative.
Al-Assad aveva visitato Mosca in precedenza nel settembre 2021, ed anche in quella occasione aveva incontrato Putin.