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L’Osservatorio siriano per i diritti umani, organizzazione vicina alle opposizioni e con sede a Londra, ha riportato che una petroliera iraniana sarebbe stata attaccata da un drone partito dalle acque libanesi. L’agenzia governativa siriana Sana ha riferito che vi sarebbero almeno tre morti, ed al momento dalla nave fuoriesce il fumo di un incendio. Non è dato sapere chi vi sia dietro l’attacco, forse un’operazione per impedire la consegna di petrolio al governo siriano di Bashar al-Assad.
Il fatto si inserisce nella misteriosa “guerra delle petroliere”, che si protrae ormai da qualche anno e che vede navi cisterna iraniane, saudite ed emiratine obiettivo di attacchi, con relativi scambi di accuse. Nel solo 2019 il Regno unito ha bloccato una petroliera iraniana a Gibilterra, poi rilasciata; una petroliera irachena è stata sequestrata dagli iraniani nell’agosto di quell’anno, mentre in settembre le stesse autorità della Repubblica Islamica hanno sequestrato la britannica Stena Impero. Nel giugno 2019 due petroliere, una giapponese ed una norvegese, sono state attaccate nel Golfo persico, ed un mese dopo altre due navi della Saudi Aramco sono state sabotate mentre erano ormeggiate presso gli Emirati Arabi Uniti.
Nel marzo scorso alcune petroliere, appartenenti ad una flotta commerciale diretta in Siria, sono state bombardate dagli israeliani nel Mediterraneo orientale, cosa riportata dal Wall Street Journal.
