di Mohamed Ben Abdallah –
Dopo la caduta del regime di Bashar al-Assad, si è formata una nuova amministrazione in Siria guidata da Ahmad al-Sharaa, conosciuto anche come Abu Muhammad al-Jolani. Questo governo di transizione include figure di rilievo incaricate di gestire il paese in una fase critica.
Murhaf Abu Qusra – Ministro della Difesa.
Murhaf Abu Qusra, un ingegnere agronomo con un passato da comandante militare tra le fila dell’opposizione durante il conflitto siriano, è stato nominato ministro della Difesa. Il premier Ahmad al-Sharaa ha annunciato che tutte le fazioni militari saranno integrate in un’unica struttura sotto la supervisione del ministero della Difesa, per garantire un’organizzazione istituzionale delle forze armate.
Asaad al-Shibani – Ministro degli Esteri.
Asaad al-Shibani, 37 anni, originario della provincia di al-Hasakah, ha ottenuto una laurea in lingua inglese presso l’Università di Damasco. Ha aderito alla rivoluzione fin dall’inizio e ricoperto incarichi politici e mediatici in diverse fazioni dell’opposizione, tra cui il Fronte al-Nusra (al-Qaeda) e Hayat Tahrir al-Sham. Ha inoltre fondato la Direzione degli Affari politici nel governo di salvezza nazionale della provincia di Idlib e completato un master in scienze politiche e relazioni internazionali in Turchia nel 2022.
Maher al-Sharaa – Ministro della Salute.
Maher al-Sharaa, fratello maggiore del premier Ahmad, è il nuovo ministro della Salute. Nato a Damasco nel 1973, ha conseguito un dottorato in scienze mediche con specializzazione in ginecologia, trattamenti per la fertilità, chirurgia oncologica e chirurgia estetica. Ha lavorato come consulente del Ministro della Salute nel governo della provincia di Idlib.
Mohammad Abdul Rahman – Ministro degli Interni.
Mohammad Abdul Rahman mantiene il ruolo di ministro degli Interni. Nato nel 1985 a Muhambal, nella provincia di Idlib, è un ufficiale militare formato presso l’Accademia Militare di Homs. Dopo aver abbandonato il regime, ha assunto posizioni di rilievo nell’amministrazione delle aree controllate.
Shadi Mohammad al-Waisi – Ministro della Giustizia.
Shadi Mohammad al-Waisi, originario di Aleppo, classe 1985, ha una laurea in Diritto islamico e un diploma post-universitario in pedagogia. Attualmente sta completando un master in studi islamici e giudiziari. Ha iniziato come insegnante e imam, per poi passare alla carriera giudiziaria, fondando tribunali e ricoprendo incarichi significativi nelle zone controllate.
Azzam Gharib (Abu Al-Ezz Saraqib) – Governatore di Aleppo.
Azzam Gharib, conosciuto come Abu al-Ezz Saraqib, è stato nominato governatore di Aleppo. Nato nel 1985 a Saraqib, ha una laurea in odontoiatria presso l’Università di Aleppo. È stato un leader nelle fazioni dell’opposizione, affiliato al Fronte Shamico.
Amer Sheikh Munsif – Governatore della Campagna di Damasco.
Amer Sheikh Munsif, originario di Qatana, ha ricoperto ruoli di leadership nel movimento Ahrar al-Sham, inclusa la responsabilità del settore di Daraa e di Afrin. È ora governatore della Campagna di Damasco.
Hassan Soufan – Governatore di Latakia
Hassan Soufan, nato a Latakia nel 1977, laureato in economia presso l’Università di Tishreen, è stato leader del movimento Ahrar al-Sham e ha assunto incarichi di comando in diverse fazioni dell’opposizione.
Aisha al-Dabbas – Responsabile degli Affari Femminili.
Aisha al-Dabbas è la prima donna a ricoprire un incarico ufficiale nel nuovo governo siriano. È stata nominata responsabile dell’Ufficio per gli Affari Femminili presso la Direzione politica della gestione ad interim. Attivista per lo sviluppo delle donne e la crescita civile, Al-Dabbas ha lavorato in progetti umanitari sia nei campi profughi in Turchia che tra Istanbul e il nord della Siria.
In un’intervista con al-Jazeera, al-Dabbas ha dichiarato che il nuovo governo mira a coinvolgere pienamente le donne in tutti i settori, sottolineando il ruolo chiave delle donne nella nuova Siria.
Obiettivi del nuovo governo.
L’amministrazione di Ahmad al-Sharaa punta a unificare gli sforzi militari e amministrativi, ricostruendo le istituzioni dello Stato e gettando le basi per la stabilità e la ricostruzione del paese.