Siria. Vertice in Turchia per normalizzare le relazioni Erdogan – al-Assad

di Giuseppe Gagliano –

L’annuncio di Recep Tayyip Erdogan riguardo alla possibilità che Vladimir Putin avvii negoziati in Turchia per normalizzare le relazioni tra Ankara e Damasco rappresenta un significativo sviluppo nel complesso scenario geopolitico del Medio Oriente. Questo movimento potrebbe essere visto come un tentativo strategico della Russia di rafforzare la sua influenza nella regione, sfruttando la Turchia come mediatore. La Turchia, da parte sua, sembra voler riparare i rapporti con la Siria per consolidare la propria posizione e stabilità interna, soprattutto considerando le tensioni legate alla presenza di rifugiati siriani e alla questione curda. Il coinvolgimento di Putin in questi negoziati indica l’importanza che la Russia attribuisce alla stabilità siriana e al mantenimento del regime di Assad, suo alleato storico. Inoltre, questo scenario evidenzia una certa flessibilità di Erdogan, che, dopo anni di opposizione al governo di Assad, è disposto a riaprire il dialogo, probabilmente spinto da considerazioni pragmatiche legate alla sicurezza nazionale e alla pressione internazionale. L’agenzia Anadolu, citando Erdogan, sottolinea che la Turchia potrebbe invitare Bashar al-Assad in qualsiasi momento, dimostrando una volontà concreta di avviare un processo di riconciliazione. Questo cambiamento di rotta potrebbe anche essere influenzato dalla necessità di Ankara di bilanciare le sue relazioni con le grandi potenze globali, mantenendo un delicato equilibrio tra gli interessi occidentali e quelli russi. In sintesi, la proposta di Erdogan di facilitare negoziati tra Putin e Assad in Turchia potrebbe rappresentare un punto di svolta nelle dinamiche regionali, con implicazioni significative per la sicurezza e la stabilità del Medio Oriente.