Somalia. Continuano gli attentati di Al-Shabaab per destabilizzare il Puntland

di ALberto Galvi –

Ahmed Muse Nur, governatore dello stato del Puntland, situato nel nord della Somalia, è stato ucciso nella regione del Mudug da un attentatore suicida, insieme a suo fratello e a due guardie del corpo.
Il kamikaze ha diretto la propria autobomba contro il veicolo su cui viaggiava il politico e l’esplosione ha ucciso tutti sul colpo. Il fatto è avvenuto nella città di Galkayo, 600 chilometri a nord della capitale Mogadiscio.
Nur è il secondo governatore del Puntland ad essere assassinato negli ultimi due mesi da attentatori suicidi. Precedentemente il governatore Nugal Abdisalam Hassan Hersi era stato ucciso dopo essere stato ferito a morte in un attacco nella città di Garowe.
Questi attentati sono stati rivendicati dal gruppo jihadista Al-Shabaab, il quale ha l’obbiettivo di rovesciare il governo di transizione (Transitional Federal Government) che, con l’appoggio della comunità internazionale, sta attualmente amministrando il paese, cercando di destabilizzarlo con quotidiani attacchi contro forze di sicurezza e rappresentanti delle istituzioni.
Mogadiscio è stata strappata al controllo di Al-Shabaab nel 2011 dalle truppe dell’AMISOM (African Union Mission in Somalia), ma controllano ancora vaste regioni dell’entroterra e le aree rurali e ormai l’intero paese è una possibile zona di scontro tra forze regolari e jihadisti.
Oltre alle minacce jihadiste, il Puntland sta però nuovamente affrontando il ritorno della pirateria e l’intensificazione nella regione della rivalità tra i diversi clan.
Inoltre questo stato ha subito una una grave siccità e un’invasione di locuste, che hanno causato una carestia e portato la popolazione alla fame.
Il Puntland, benché faccia parte dello Somalia, gode di una forte autonomia amministrativa nei confronti del governo di Mogadiscio, autonomia dichiarata nel 1998, dopo che il resto della Somalia ha dichiarato fallimento ma, nonostante questo, la regione non ha mai cercato la sua indipendenza e si è invece trasformata in una meta per molti somali sfollati interni in fuga dalle violenze perpetrate nel sud del paese.
Nonostante la relativa stabilità il Puntland ha subito conflitti armati e, soprattutto, il fenomeno della pirateria che, tra il 2005 e il 2012, ha rappresentato una grave minaccia per il paese prima di essere debellata da un’azione militare internazionale.
A differenza dello stato separatista del Somaliland, il governo del Puntland non cerca il riconoscimento come entità indipendente, preferendo invece far parte di una Somalia federale. Negli ultimi anni le tensioni tra Somaliland e Puntland sono aumentate, costituendo una nuova fonte do ulteriore instabilità che è risultata in una ulteriore militarizzazione della regione.
La disputa tra i due riguarda il controllo sulle regioni di Sool e Sanaa, un’annosa questione che è improbabile che venga risolta a meno che non sia affrontata a tutti i suoi livelli amministrativi: locale e nazionale.