
di Alberto Galvi –
Il parlamento spagnolo ha approvato ieri l’embargo totale sulle armi destinate Israele, in risposta al genocidio di Gaza. Inizialmente la votazione era prevista per martedì scorso, ma poi è stata posticipata per non farla coincidere con il 7 ottobre. Lo scorso anno Israele aveva già ritirato l’ambasciatore a Madrid, quando la Spagna aveva riconosciuto lo Stato palestinese.
Con un voto di 178 sì a 169 no i deputati hanno così ratificato quanto decretato lo scorso settembre dal primo ministro Pedro Sánchez. L’appoggio di Podemos, che detiene quattro seggi, ha contribuito ad assicurare il voto alla coalizione di minoranza di sinistra di Sanchez. Il PP (Partito Popolare) conservatore e il partito di estrema destra Vox hanno votato contro la legge.
La legge vieta tutte le esportazioni di equipaggiamenti, prodotti e tecnologie per la difesa verso Israele, nonché l’importazione di tali beni dal Paese. Il divieto riguarda anche il transito di carburante o materiali potenzialmente utili per scopi militari. Prevede eccezioni per le attrezzature di difesa a duplice uso. Inoltre la legge vieta la pubblicità di prodotti provenienti dalle colonie illegali israeliane in Cisgiordania.











